ORISTANO - La notizia della chiusura del mercato di Campagna Amica di Oristano ha suscitato un forte malcontento trasversale fra consumatori e produttori agricoli [LEGGI]. Anche l'ex assessore dell'agricoltura Oscar Cherchi ha trovato «disdicevole» l'iniziativa dell'amministrazione comunale di Oristano: «Si fa presto a parlare di filiera corta, chilometro zero, aggregazione, apertura dei mercati, consumo consapevole e tante altre belle parole che dovrebbero agevolare la conoscenza e il consumo delle eccellenze agroalimentari della Sardegna».

«Si fa ancora più presto a distruggere tutto per misteriosi interessi di bottega come ha fatto la Giunta Tendas ordinando la chiusura del mercato Campagna Amica - incalza l'esponente azzurro -. Pare che nella giunta che governa Oristano nessuno riesca a vedere oltre il proprio naso, visto che con un colpo di spugna è stata cancellata la più grande promozione di prodotti agroalimentari della provincia di Oristano. Purtroppo, e questa è una forma mentis della sinistra, qualunque iniziativa crei profitti, pochi tra l'altro, genera invidie e va fermata, senza pensare che diffondere l'educazione alimentare a consumare prodotti di qualità va a vantaggio di tutti, consumatori e produttori, varcando senza dubbio i confini dello spiazzo del terrapieno di Padre Pio».

Anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Andrea Lutzu, non ha apprezzato la notizia dello stop (imposto dalla Giunta Comunale di Oristano) al mercato organizzato il sabato da Coldiretti: «presenterò una interrogazione urgente per chiedere chiarimenti alla Giunta. A me pare che si stia perdendo un’occasione per tutta la città. Se ci sono delle criticità vanno affrontate e risolte ma impedire lo svolgimento del mercato mi sembra un errore».

«Assurda decisione» è il commento di Antonio Iatalese di Giovani Forza Italia: «l’amministrazione comunale dovrebbe incentivare le iniziative dei settori produttivi dell’economia, non ostacolarli. La cosa grave è che il “niet” arriva dopo la levata di scudi fatta dalla LegaCoop. Non vorrei che anche a Oristano si stesse espandendo quel sistema di intrecci tra politica e cooperative rosse ben descritto nel libro “falce e carrello” del patron di Esselunga Bernardo Caprotti. Tali sospetti vengono avvalorati anche dal fatto che l’attuale sindaco di Oristano e il Presidente regionale di LegaCoop sono legati da una vecchia amicizia consolidata dagli anni passati in opposizione insieme sotto lo stemma del PDS – DS. La domanda che vorrei fare è: questa decisione è stata presa nell’interesse della città o pensando all’interesse di LegaCoop? A me pare evidente, purtroppo, che la decisione sia dettata dalle necessità di accontentare le cooperative»”.

Nella foto: Oscar Cherchi