A pronunciare il no nei confronti dell’iniziativa pensata da Campagna Amica, ovvero il mercato delle eccellenze del sabato a San Martino, la Giunta comunale guidata dal sindaco Tendas, su richiesta scritta dell’Associazione dei produttori locali
ORISTANO – Lunga quanto la durata di un mattino è stata “la vita” del mercato di San Martino ad Oristano, quello che ogni sabato avrebbe dovuto portare in città le eccellenze della Sardegna. E invece, dopo l’inaugurazione del 29 marzo, il progetto sembra già essere giunto al termine: niente più week end al mercato regionale di Campagna Amica, con prodotti da acquistare degustare.
A pronunciare il "no" nei confronti dell’iniziativa, la Giunta comunale guidata dal sindaco Tendas, su richiesta scritta dell’Associazione dei produttori, che dall’allestimento del mercato si sentono fortemente penalizzati. «L’isola deprime i mercati e le vendite di prodotti locali» sono state le parole di protesta, accolte dalla Giunta di Oristano che, nel pronunciarsi a sfavore della prosecuzione del progetto ha giustificato il suo “no” dicendo che «l’autorizzazione del comune di Oristano per l’allestimento del mercato regionale delle produzioni a Km 0 era concessa in forma sperimentale».
Via dunque il mercato di San Martino. Una scelta questa giudicata da Coldiretti «illogica e irragionevole», dal momento che il mercato delle eccellenze produttive del sabato «ha subito riscontrato il gradimento dei consumatori», come affermato dal direttore Coldiretti Giuseppe Casu. Per il direttore Coldiretti l’ esperienza del San Martino ha dimostrato che esistono vie nuove allo sviluppo e a vendite e proposte commerciali alternative, gradite e sostenute dai consumatori. «Il sabato – dichiara lo stesso - siamo anche disposti a spostarci in una altra area , lasciando lo spazio libero ad altri produttori o associazioni. Sarebbe stato infatti più logico prevedere nelle aree già esistenti o in altri spazi cittadini opportunità e possibilità analoghe per altri soggetti e produttori, e creare così economia e occasioni di sviluppo».
Per Coldiretti infatti, Oristano può a buon titolo ambire a creare una vetrina regionale per l’ agroalimentare di qualità, attivando percorsi di sviluppo e un indotto per tutta la comunità territoriale, ed in primis per la cittadinanza. «Difenderemo - conclude Giuseppe Casu - le nostre idee ed attività, ponendo in essere azioni ed iniziative tese a sostenere le buone prassi che i cittadini ci riconoscono ed un progetto, rivolto ai consumatori, che ha solide basi nella etica produttiva e sociale». Intanto la Giunta Tendas ha deciso che la prossima settimana convocherà tutte le associazioni di categoria per affrontare la problematica e ricercare strategie condivise per le azioni di sviluppo e di proposta delle produzioni agroalimentari e non solo.
Nella foto: Giuseppe Casu di Coldiretti
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