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A.B. 10 dicembre 2014
Rischio bollette pazze al Consorzio di Bonifica oristanese
«Urgenti un intervento dell´assessore Falchi per scongiurare l´aumento dei ruoli irrigui», chiedono congiuntamente Coldiretti, Confagricoltura e Cia, che confermano: «In assenza di risposte, non vi sarà altra strada che la mobilitazione a tutela dei produttori agricoli oristanesi»


ORISTANO – «L'aumento dei ruoli irrigui paventano dal commissario del Consorzio di Bonifica dell'Oristanese Giovanni Pilia è assolutamente insostenibile!». Questo il commento dei rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura che, in una nota congiunta, hanno chiesto all'assessore regionale all'Agricoltura Elisabetta Falchi di farsi parte attiva per evitare l'aumento del costo dell'acqua. «L'aumento – sottolineano le tre associazioni – in media pari al 50percento avrebbe un effetto devastante su uno dei pochi settori, quello dell'agroalimentare, che può garantire un futuro per l'economia dell'intera provincia».

Da una recente analisi dell'Osservatorio banche-impresa, infatti, la provincia di Oristano registra dati drammatici: una perdita del 18percento del reddito e di oltre il 19percento dei posti di lavoro, con una disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 46percento. Questi dati, analizzati in maniera prospettica sul periodo 2014-2020, vedono l'Oristanese in declino anche rispetto ad una Sardegna che, nello stesso arco temporale, dovrebbe manifestare una lenta ripresa.

«In questo scenario – evidenziano Coldiretti, Cia e Confagricoltura – solo politiche mirate possono stimolare una inversione di tendenza che deve avere tra i propri elementi portanti il sistema produttivo agroalimentare del territorio. Ed è evidente come tali politiche non possano e non debbano assolutamente contemplare un aumento dei ruoli irrigui, con i naturali effetti ad esso conseguenti: meno investimenti, meno prodotto e ancor meno occupazione. Per queste ragioni – concludono i vertici territoriali delle tre associazioni – è indispensabile che l'assessore Falchi si faccia parte attiva con un intervento finalizzato ad individuare le risorse finanziarie necessarie per evitare il paventato aumento. In assenza di risposte, non vi sarà altra strada che la mobilitazione a tutela dei produttori agricoli oristanesi».

Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
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