È ormai quattro mesi che la piscina comunale di Oristano attende di essere ristrutturata. Il Comitato “Oristano vuole la sua piscina” (Ovp) pone all’amministrazione dei quesiti per capire come intende risolvere il problema
ORISTANO - Il Comitato “Oristano vuole la sua piscina” (Ovp) protesta ancora una volta contro l’amministrazione comunale per il protrarsi dell’indisponibilità della piscina comunale cittadina, chiusa dall’11 marzo 2014, che rischia di provocare la scomparsa del movimento natatorio sportivo e non. Convinti del valore sociale e dell’importanza che la piscina riveste per la Sardegna, vista la sua centralità geografica, sfruttabile in occasione di gare ufficiali, il Comitato chiede delle delucidazioni in merito alla inagibilità della stessa, al sindaco Guido Tendas, al presidente del Consiglio Marco Cossu, ai consiglieri e assessori comunali.
In particolare domanda loro se la ristrutturazione della piscina rientri tra le priorità dell’amministrazione, se l’appalto del nuovo Palazzetto dello Sport proseguirà il suo iter e se, in caso di risposta negativa, sia possibile utilizzare i proventi destinati alla realizzazione del nuovo impianto sportivo per la ristrutturazione della piscina comunale o, in caso di risposta positiva, in che modo il Comune di Oristano pensa di trovare le risorse necessarie per renderla fruibile. Quesiti questi giustificati dalla convinzione dei 1570 del Comitato che la piscina sia necessaria come strumento terapeutico e di ausilio e per poter integrare l’attività motoria delle scuole cittadina con corsi di nuoto.
Ma anche semplicemente per chi volesse imparare a nuotare, per chi volesse trarne dei vantaggi psicofisici o ancora per attivare corsi di addestramento rivolti agli operatori del soccorso. «Il Comitato Ovp – spiegano - non ha alcun colore politico, né interesse economico diretto verso la piscina, ma intende rappresentare le esigenze di tutti gli utenti ed esercitare un'azione di “pressione costruttiva” verso il comune di Oristano, affinché esso provveda a risanare e ristrutturare in modo definitivo la piscina comunale esistente, inevitabilmente chiusa per le sue precarie condizioni generali».
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