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Red 19 aprile 2019
Teatro: Ernesto sul palco dell'Ute
Venerdì 26 aprile, l´Associació per a la salvaguarda del patrimoni historicocultural de l´Alguer presenterà la nuova commedia di Guido Sari. La rappresentazione avrà luogo nel salone-teatro dell´Università delle tre età di Alghero, in Via Sassari 179, alle 18


ALGHERO – Venerdì 26 aprile, l'Associació per a la salvaguarda del patrimoni historicocultural de l'Alguer presenterà “Ernesto”, la nuova commedia di Guido Sari. La rappresentazione avrà luogo nel salone-teatro dell'Università delle tre età, in Via Sassari 179, alle 18. Locale che l'Ute, già da anni, mette generosamente a disposizione per la messa in scena delle pièces della Salvaguarda. La nuova commedia, pur non rinunciando ad una lettura distopica della realtà, che caratterizza molte delle precedenti opere, sembra soffermarsi in particolar modo sulla difficoltà di una rappresentazione della realtà stessa immune dalle seduzioni e dai travisamenti dell'apparenza.

La commedia può anche essere letta come una specie di metafora dell'infatuazione acritica per la tecnologia; infatuazione che arriva spesso ad avere ripercussioni sulle azioni e comportamenti umani ed a modificare il proprio modo di vedere le cose. La trama si sviluppa intorno alla figura di Ernesto, segretario ed amico del protagonista e protagonista egli stesso, dotato di un ingegno versatile e capace di suscitare, grazie al suo fascino ed all'eccezionale bellezza, sentimenti di simpatia o amore, ma anche di invidia e gelosia in coloro che per motivi diversi hanno modo di frequentarlo. I comportamenti ed i sentimenti che riesce a destare nella cerchia di conoscenze del suo amico e principale diventano emblema di una dicotomia profonda e generalizzata tra apparenza e verità, tra evidenza e sostanza. Infatti, Ernesto è in realtà solo uno splendido automa d'ultimissima generazione, però nessuno dei personaggi, tranne il protagonista, che lo ha alle sue dipendenze, è al corrente della sua vera natura. Il suo bellissimo aspetto impedisce alle donne che si innamorano di lui di accorgersi di ciò che si cela dietro l'apparenza, però è soprattutto nel protagonista che la perdita del senso della realtà e la mescolanza inscindibile tra mondo concreto e mondo virtuale si mostrano nel modo più evidente e teatralmente tragico. Incapace di mantenere le giuste distanze con la realtà virtuale creata dalla tecnologia, il protagonista proverà sentimenti d'autentica gelosia quando crederà che anche la sua fidanzata, come tutte le altre donne, si sia innamorata d'Ernesto, arrivando infine ad uccidere il suo supposto rivale in amore. Un omicidio virtuale, il suo, però vero dal punto di vista etico. Invece, saranno reali e non virtuali le lacrime di pentimento che verserà al momento della scoperta dell'innocenza d'Ernesto, quasi a darci un'ulteriore prova di quanto possa essere incerta la percezione della realtà, e di quanto a volte sia vago il confine tra reale e virtuale.

Gli interpreti, che già hanno dato prova del loro impegno e della loro bravura nelle precedenti commedie, sono Giancarlo Ballone, Michele Delrio, Anna Maria Di Ruberto, Sandro Fiamma, Vanna Lobrano, Maddalena Marrosu, Agostino Mura, Vanna Paccagnini, Valter Pigò, Daniela Riu, Luigi Riu, Salvor Ruggiu, Agostino Salis, Nanda Salis e Tore Sotgiu. Gli attori fanno parte del Teatre de Veus, cioè di quell'esperienza che, almeno per Alghero, rappresenta una nuova forma di espressione teatrale, in cui abbandonati scene e movimento, tutto è affidato esclusivamente alla capacità evocativa della parola. Parola che per scelta dell'autore e dell'associazione si concreta nella lingua storica di Alghero, che si vuole rivitalizzare servendosi anche della capacità espressiva e comunicativa del teatro.

Nella foto: Guido Sari
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