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S.O. 23 settembre 2018
Edilizia, nuova bufera in Municipi
Nuovo polverone sugli uffici tecnici di Sant´Anna. I fatti risalirebbero tra il 2016 e 2017. Presunta corruzione ad Alghero per accelerare le pratiche edilizie. All´origine di tutto le intercettazioni ambientali e telefoniche


ALGHERO - Non c'è pace per gli uffici tecnici del Comune di Alghero. A distanza di un anno dalla bufera sollevata dagli arresti eccellenti dell'allora assessore sull'inchiesta del campo di calcio di Maria Pia affidato all'ex campione di calcio Cuccureddu, un nuovo polverone investe pesantemente tecnici, funzionari e impresari. Filone d'indagine partita proprio dalle intercettazioni ambientali disposte dalla Procura di Sassari e coordinate dal pubblico ministero Cristina Carunchio.

Sono otto le persone coinvolte e iscritte nel registro degli indagati nell'inchiesta su una presunta corruzione per accelerare pratiche edilizie. Tutte accuse ancora da dimostrare, ma la notizia scuote non poco gli ambienti professionali algheresi perchè coinvolge noti imprenditori e il funzionario del settore edilizia privata, l'ingegnere Vincenzo Sanna, all'epoca dei fatti contestatigli istruttore tecnico. Coinvolti nelle indagini dei carabinieri del Noe, i costruttori edili Isio Camboni, titolare della 2C Costruzioni, e Antonio Camerada, amministratore della Sardegna Costruzioni Generali srl, entrambe con sede ad Alghero.

Secondo l'accusa, in cambio delle concessioni rilasciate a tempo di record rispetto ai normali iter burocratici, il funzionario comunale otteneva gratuitamente manutenzioni e ristrutturazioni per un immobile di proprietà. Funzionario che, sempre secondo il Pm che coordina le indagini, induceva a rivolgersi ad una sua compagna architetta per le pratiche: così facendo, gli investigatori sono convinti che l'ingegnere avrebbe ricevuto indebitamente erogazioni a contenuto patrimoniale.

Così nell'inchiesta sono finite a vario titolo altre cinque persone: si tratta di Pio Mario Baldino, Salvatore Pinna, Giuliana Margherita Burla, Mario Chessa, Costantino Giuseppe Achenza. Per tutti l'accusa è, a vario titolo e in concorso tra loro, di corruzione, abuso d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità con il vincolo della continuazione. Le persone coinvolte sono difese dagli avvocati Agostinangelo Marras, Stefano Carboni, Edoardo Morette e Andrea Delias.

articolo in aggiornamento
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