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Red 14 settembre 2018
Spiagge sicure: sequestri per oltre 300mila euro
Incontro a Roma tra il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ed il sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni per parlare di pubblica sicurezza


ARZACHENA - Arrivano i risultati del protocollo di intesa siglato l’8 agosto tra il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ed il prefetto di Sassari Giuseppe Marani, per l’assegnazione di 50mila euro, nell’ambito della direttiva emanata a luglio dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e destinati ad azioni di contrasto del commercio abusivo nelle spiagge del territorio: dal litorale di Cannigione a Baia Sardinia, da Porto Cervo alla Costa Smeralda. Durante l’incontro di martedì con il sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, il primo cittadino ha ricevuto grandi apprezzamenti per i numeri raggiunti e le attività svolte nell’ambito di “Spiagge sicure”. Ad oggi, le squadre del Comando di Polizia municipale diretto dal comandante Giacomo Cossu hanno sequestrato 23mila capi di vario genere, gran parte con marchi contraffatti di note aziende della moda, per un valore di circa 312mila euro. Sono 165 le contestazioni di illeciti amministrativi e penali segnalati alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. La maggior parte comminate tra agosto e settembre grazie al rafforzamento delle misure di controllo. 2mila capi sono stati sequestrati solo nell’arco di questa settimana dagli agenti della Polizia locale. Tra questi, un carico di giubbotti contraffatti di un famoso marchio specializzato in abbigliamento invernale. La merce era nascosta tra i cespugli della spiaggia del Principe in attesa di essere venduta con un prezzo unitario pari a centinaia di euro ai numerosi turisti presenti sulle spiagge smeraldine a settembre.

«Durante l’incontro con il sottosegretario abbiamo messo in luce le necessità del nostro vasto territorio comunale in termini di sicurezza e ordine pubblico - spiega Ragnedda di rientro da Roma - Il successo delle operazioni portate avanti grazie al sostegno diretto del Ministero e ai fondi assegnati per Spiagge sicure ne è la dimostrazione. Sul tavolo abbiamo portato la delicata questione relativa al Commissariato di Polizia che, attualmente, ha sede nel borgo di Cannigione. Ho esposto al sottosegretario Molteni l’esigenza di ampliare l’organico delle forze in servizio sul territorio per garantire standard di sicurezza elevati nella nostra destinazione, sia durante la stagione estiva che nell’interno arco dell’anno. Il rapporto diretto con il Governo centrale è fondamentale». «Il bilancio di Spiagge sicure è molto positivo. Questa è la strada giusta. L’iniziativa del Ministero ci ha permesso di raggiungere risultati che, altrimenti, con i soli dieci-undici agenti turnanti a disposizione normalmente, il Comune non avrebbe potuto eguagliare. Merito anche del grande impegno e disponibilità delle squadre dirette dal comandante Cossu che hanno garantito il supporto all’iniziativa e dei Barracelli volontari – spiegano il delegato alla Polizia municipale Salvatore Mendula, e l’assessore comunale al Demanio Alessandro Careddu, che hanno lavorato di concerto per l’iniziativa - Se il prossimo anno il Ministero dovesse rifinanziare l’operazione, organizzando il progetto sin dalla primavera, potremo raggiungere risultati ancora più significativi. D’altronde, il numero di venditori abusivi che opera sulle nostre cinquantuno spiagge è enorme visto l’ingente giro d’affari che genera. Hanno messo in piedi delle vere e proprie organizzazioni con venditori e complici, pronti ad avvertire i colleghi in caso di arrivo delle squadre, persino garantendo rotazione e cambi di merce a seconda dei gusti dei clienti e della stagione. Sarà difficile sradicare il fenomeno che ha origini in contesti al di fuori dalla nostra portata, ma moltissimo è stato fatto e potremo ancora fare».

Le risorse assegnate al Comune di Arzachena provengono dalle quote del Fondo unico di giustizia. Sono state investite con assegnazione di lavoro straordinario agli agenti in servizio di ruolo, dispiegamento di ulteriori due pattuglie, assunzione di quattro nuovi agenti a tempo determinato, contributo al Corpo dei barracelli per monitoraggio giornaliero degli arenili. L’intervento promosso dal Ministero degli Interni sostiene la linea segnata da Roberto Ragnedda con l’ordinanza del 28 giugno, in cui limita le attività sul demanio che arrecano disturbo e mettono a rischio la sicurezza, l’igiene e la corretta fruizione dei litorali. Negli 88chilometri di costa arzachenese, infatti, vige il divieto di svolgere qualsiasi attività commerciale o prestazione di servizi non autorizzata, compreso il volantinaggio. In occasione della pubblicazione dell’ordinanza, il primo cittadino ha rivolto un appello ai bagnanti: «Invito i cittadini e i turisti che visitano Arzachena e le sue bellezze storiche e naturalistiche a non alimentare il mercato nero, a non acquistare merci o richiedere servizi in spiaggia a venditori non autorizzati: persone di ogni nazionalità spesso sfruttate e impossibilitate a far valere i propri diritti. La responsabilità di quello che vediamo sui litorali è in capo a tutti noi. Se non ci fosse un mercato redditizio alle spalle, il commercio abusivo andrebbe via via a scomparire». Il tema della lotta al commercio abusivo è stata oggetto di discussione anche durante il primo G20 delle spiagge italiane, a cui l’Amministrazione comunale ha preso parte ad inizio settembre a Bibione, in quanto località italiana tra le venti più visitate per turismo balneare con 1,249milioni di presenze turistiche registrate ufficialmente dal Sired della Regione autonoma della Sardegna nel 2017 (rilevate sul 77percento delle strutture ricettive).

Nella foto: il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda
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