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Red 25 luglio 2018
Ambiente: spiagge sarde in 4 lingue
E´ l´iniziativa di informazione al pubblico voluta dall´Assessorato regionale della Difesa dell´ambiente per la tutela delle aree costiere, che rafforza le altre azioni di educazione ambientale


ALGHERO - Un decalogo per la tutela delle spiagge della Sardegna in quattro lingue da diffondere sui social e rendere disponibili negli infopoint delle località turistiche e degli aeroporti, negli stabilimenti balneari, nelle strutture ricettive ed in generale in tutti i Comuni costieri, oltre che nei Parchi e nelle Aree marine protette. E' l'iniziativa di informazione al pubblico voluta dall'Assessorato regionale della Difesa dell'ambiente per la tutela delle aree costiere, che rafforza le altre azioni di educazione ambientale. «Rispettare il territorio è più facile se si conoscono i comportamenti corretti - spiega l'assessore regionale Donatella Spano, che pensa alla lunga stagione estiva che proseguirà nei mesi di spalla - Abbiamo quindi pensato a una campagna di comunicazione in italiano, inglese, francese e tedesco in grado di divulgare tra residenti e turisti dieci buone pratiche generali per salvaguardare le spiagge della Sardegna».

Nel decalogo, che si presenta come un agevole strumento informativo facilmente scaricabile dal sito internet istituzionale della Regione autonoma della Sardegna, vengono indicati i comportamenti più idonei per garantire i delicati equilibri della spiaggia e del mare. Viene formulato l’invito a non portare via sabbia, ciottoli e conchiglie, a non calpestare le dune, a non rimuovere la poseidonia, a non raccogliere piante e fiori presenti sulle spiaggia e sulle dune, ad utilizzare le passerelle ed i sentieri tracciati, a portare via i rifiuti, a gettare l’ancora negli spazi consentiti. Inoltre, il decalogo ricorda che tutti i comportamenti illeciti devono essere segnalati al numero 1515 del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Scopo dell'iniziativa è non solo stampare manifesti da diffondere nelle spiagge o nei campeggi, ma rendere i materiali riproducibili on-line. Come si è fatto con i depliant ed i poster per la tutela della Caretta caretta, si vuole portare sul web, come in riva al mare, l'informazione sui comportamenti corretti. Per questa ragione, sono stati coinvolti i Comuni sardi tramite l'Anci Sardegna e le associazioni di categoria del turismo, oltre che gli aeroporti, i porti, i Parchi e le Aree marine protette.

«Pensiamo alle piccole e grandi azioni: i numerosi bar sui litorali sardi potrebbero appendere il decalogo ed educare al rispetto dell'ambiente con un piccolo, ma significativo gesto - sottolinea Spano - Le buone pratiche sono disponibili sul sito in diversi formati affinché chiunque possa o stamparli direttamente nel proprio albergo o campeggio, per esempio, e consegnarli agli ospiti. Oppure diffonderli sui social network per divulgare le informazioni in maniera sostenibile e in base al proprio target di utenza, scegliendo una o più lingue», ha aggiunto la titolare all'Ambiente, che ha voluto ringraziare gli uffici per il lavoro svolto. Favorevole ad azioni di questo tipo l’Anci Sardegna, come afferma il presidente Emiliano Deiana: «L'iniziativa dell'Assessorato regionale va nella giusta direzione: educazione e informazione. Si educa agli aspetti positivi del rispetto dell'ambiente e dei litorali e si informa sulle pratiche da adottare nella tutela. La Sardegna ha bisogno di visitatori rispettosi dell'ambiente, del paesaggio, delle spiagge e del mare. I comuni sardi faranno la loro parte nella diffusione del catalogo e delle pratiche positive a servizio dell'ambiente, a partire dal miglioramento dei servizi di raccolta dei rifiuti nelle aree sensibili». Arriva il pieno sostegno anche da Federalberghi Sardegna: «Condividiamo e supportiamo con favore l'iniziativa della Regione, veicoleremo i materiali nelle nostre strutture e sui nostri canali social perché possano essere diffusi a tutti i nostri ospiti», dichiara il presidente Paolo Manca.
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26/3/2024
Il Gruppo d’Intervento Giuridico ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la legittimità di quanto si sta realizzando. Coinvolti il Ministero della Cultura, la Regione, la Soprintendenza, il Comune di Alghero, i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, informata la Procura della Repubblica


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