Un accordo per il riutilizzo delle acque reflue provenienti dal depuratore di San Teodoro è stato sottoscritto venerdì tra la Regione autonoma della Sardegna, l´Arpas, la Provincia di Sassari, il Comune di San Teodoro, l´Ente di Governo d’ambito della Sardegna ed Abbanoa
SAN TEODORO - Un accordo per il riutilizzo delle acque reflue provenienti dal depuratore di San Teodoro è stato sottoscritto venerdì tra la Regione autonoma della Sardegna (rappresentata dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, in qualità di presidente delegato del Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino della Sardegna), l'Arpas, la Provincia di Sassari (Zona omogena Olbia-Tempio), il Comune di San Teodoro, l'Ente di Governo d’ambito della Sardegna ed Abbanoa. Il protocollo di intesa ha tra i suoi obiettivi, da un lato, il riutilizzo massimo delle acque depurate, dall’altro, quello di eliminare o comunque ridurre al minimo gli sversamenti nello stagno di San Teodoro, anche attraverso l’individuazione di altri punti di scarico.
Le acque depurate saranno destinate alla cura del verde pubblico e privato nel centro urbano e nei territori comunali vicini. «La sigla del protocollo è significativa, perché gli enti coinvolti si impegnano, ognuno per quanto di propria competenza, ad attivare una gestione virtuosa delle acque depurate - commenta Balzarini - con modalità che tutelano l’ambiente e nello stesso tempo garantiscono un uso più corretto della risorsa idrica. In questo senso, sarà cura del Comune di San Teodoro sensibilizzare cittadini, operatori pubblici e privati in merito alla tematica del riuso dei reflui depurati e promuoverne il loro utilizzo».
Nella foto: l'assessore regionale Edoardo Balzarini
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