L’Università degli studi di Cagliari rafforza il proprio ruolo di leadership in ambito nazionale. Maria Chiara di Guardo ha coordinato i lavori nell’incontro tenutosi al Miur. Al meeting romano, con dirigenti ministeriali e responsabili delle realtà locali, sono state affrontate alcune tematiche chiave
CAGLIARI - Lo stato dell’arte del CLab, le politiche per le startup innovative e le proposte di sviluppo della rete: sono stati questi alcuni degli argomenti trattati mercoledì, a Roma, nella sala conferenze del Ministero istruzione, università e ricerca. Ad aprire i lavori Maria Chiara Di Guardo. La docente dell’Università degli studi di Cagliari (network chief e responsabile scientifico CLab UniCa), con Mauro Massulli (dirigente Miur) ha introdotto la giornata. Di particolare pregio il ruolo assunto sul campo e con i risultati, apprezzati su scala internazionale, dal Contamination lab di Cagliari, designato lo scorso anno alla guida del Network che raggruppa i CLab italiani. Una posizione che conferma un percorso di crescita e sviluppo con risposte concrete ai giovani afferenti all’Università del capoluogo regionale, in possesso di idee e talento, applicabili anche su discipline differenti. Un mondo ricco di ingegno, motivato e pronto a misurarsi su più fronti.
Quel che il tema di Di Guardo sostiene, incoraggia e rilancia su vasta scala. La risposta dei mercati? Più che positiva: le start up maturate nel CLab di Cagliari hanno ottenuto successi lusinghieri e sono in continua evoluzione. Ingegno, talento e trasversalità come ingredienti base di un percorso che l’ateneo coltiva al top da cinque anni. Il meeting è stata fertile occasione per presentare i risultati del questionario online sulle principali tematiche. A seguire, gli interventi dei rappresentanti della rete dei CLab italiani. “Il Network è un progetto rivoluzionario nel mondo universitario. Non solo trasferimento tecnologico ma creazione culturale. I singoli CLab possono crescere sfruttando la reputazione nazionale del Network”, le parole di Chiara Di Guardo.
Per il Contamination lab dell’Università di Cagliari, capofila dell’Italian CLab Network, un plauso a 360gradi, con il rafforzamento di una reputazione solida legata ad una best practice a livello nazionale. I lavori sono proseguiti con l’intervento di Mattia Corbetta (segreteria tecnica del Ministero sviluppo economico) incentrato su una panoramica delle politiche attive per le startup innovative. I referenti hanno poi costituito il Comitato di esperti in materia di creazione di impresa e l’approvazione del regolamento del CLab network. L’incontro si è concluso con gli interventi sulle proposte di attività di interesse del Network e sull’attivazione della rete dei tutor CLab. Sul tavolo, anche il confronto per la proposta di aggiornamento del sito iternet ufficiale dell’Italian CLab network.
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