«Le risorse ci sono, avanti rapidi con interventi strategici», annuncia il vicepresidente della Regione autonoma della Sardegna, in materia di Programmazione territoriale
SASSARI - Tagliando di metà percorso con l’assessore regionale Raffaele Paci per il progetto di sviluppo della Rete metropolitana del nord Sardegna, all’interno della programmazione territoriale, otto Comuni (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria), che amministrano un’area in cui vivono quasi 228mila abitanti. Una Rete metropolitana intelligente che, pensandosi ed organizzandosi come una grande città unitaria, punta a ridisegnare il nord-ovest della Sardegna mettendo a sistema le politiche, i progetti ed i territori. «Questa è la programmazione territoriale più rilevante per estensione della zona interessata e per numero di abitanti, ma lo è anche perché la stessa legge 2 del 2016 sancisce la necessità di interventi specifici proprio in virtù del suo status giuridico, per garantire progetti mirati e risorse equilibrate», ha spiegato Paci, incontrando i sindaci nella sala consiliare di Palazzo Ducale, a Sassari.
La Governance, prima di tutto. «Salvaguardando comunque una visione unitaria, c’è disponibilità ad avere in questo caso più di una centrale di committenza. Certo, questo non significa che ciascun Comune si fa le sue azioni, ma possiamo pensare a centrali di committenza tematiche che si occupano ognuna di un settore, e questo lo possiamo fare perché ci sono Comuni grandi e quindi anche più strutturati dal punto di vista amministrativo e del personale», ha detto il vicepresidente della Regione autonoma della Sardegna. Secondo elemento, le piccole infrastrutture. «Nel resto del territorio abbiamo eliminato la possibilità di realizzarle. In questo caso, sempre in virtù di quanto prevede la legge di riordino degli Enti locali sullo status del territorio, possiamo prevederli, ma solo se sono necessari e funzionali al piano di sviluppo - ha precisato l’assessore - Infine, gli interventi per la qualità della vita, anche questi inseriti nel contesto più ampio del piano, e l’opportunità di mettere in rete i tanti musei che ci sono, per valorizzarli e farli diventare attrattori turistici».
La Rete metropolitana del nord Sardegna può contare su 70milioni di euro più i 15 degli Investimenti territoriali integrati. «Di questi, almeno 10 devono essere destinati ai bandi per gli investimenti delle imprese, e 4 alle zone umide. Poi ci sono gli Innovation lab, a cui tengo particolarmente, spazi specializzati in percorsi di innovazione per le imprese, e tutta la filiera di arte e cultura, penso al museo dell’Artigianato, ma anche al design e alla moda. C’è grande attenzione e supporto costante da parte della Giunta a questo territorio, e continueremo a sostenerlo, facendo scelte totalmente condivise come è stato finora. Le risorse ci sono, è importante utilizzarle adeguatamente e chiudere il progetto più rapidamente possibile per dare risposte al territorio», ha concluso il vicepresidente della Regione.
Nella foto: un momento dell'incontro
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