Confermata la diffamazione per gli insulti fatti con l´utilizzo del social network. Condannato un insegnante algherese di 69 anni. Aveva diffamato pubblicamente la San Giuliano, nota azienda olearia di Alghero
ALGHERO - Gli insulti su
Facebook equivalgono alla diffamazione. Anzi, per la Corte di Cassazione, che si è espressa in una recente pronuncia, "integrano lo stesso reato". Lo sa bene - come riporta il quotidiano
La Nuova Sardegna - l'insegnante algherese di 69 anni, Salvatore Unzamu, che è stato condannato dal tribunale di Sassari a 800 euro di multa per diffamazione dopo alcuni commenti contro l'azienda olearia di Alghero "San Giuliano", che ora potrà chiedere i danni in sede civile.
Il giudice ha anche riconosciuto una provvisionale di tremila euro. La vicenda risale al 2013 dopo che
il Sole 24 Ore aveva pubblicato un articolo sulla green economy nel quale era citato il caso dell'azienda olearia algherese. L'allora sindaco Stefano Lubrano aveva ripreso la notizia con un post su Fb che era diventato subito virale.
Oltre ai commenti entusiasti, però, era subito saltato all'occhio dei vertici aziendali quello di un certo "Sergio Volpe", che attaccava pesantemente il prodotto e la società. Da qui la denuncia del titolare dell'azienda "San Giuliano" alla polizia postale che, dopo gli accertamenti, è risalita all'identità dell'insegnante algherese, che è finito sotto processo ed è stato condannato.
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