Si è svolto ad Alghero, nei locali del Dipartimento di Architettura, e si è chiuso ieri a Casa Gioiosa, sede del Parco naturale regionale di Porto Conte, a Tramariglio, il corso di base organizzato dall’Osservatorio nazionale sui contratti di fiumi istituito dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare
ALGHERO - Si è svolto ad Alghero, nei locali del Dipartimento di Architettura, e si è chiuso ieri (giovedì) a Casa Gioiosa, sede del Parco naturale regionale di Porto Conte, a Tramariglio, la tre giorni del corso di base sui “contratti di fiume”, organizzato dall’Osservatorio nazionale sui contratti di fiumi istituito dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Al momento formativo, hanno partecipato una trentina di funzionari e tecnici provenienti da vari Comuni dell'Isola e dalle agenzie ed Assessorati della Regione autonoma della Sardegna.
In particolare, erano presenti diversi rappresentanti dei Comuni che si stanno accingendo ad elaborare contratti di fiume, che altro non sono che strumenti volontari di governance per promuovere, valorizzare e tutelare gli ambienti di fiume e più in generale di bacino idrografico. Al corso, hanno naturalmente preso parte tecnici e funzionari del Comune di Alghero e del Parco di Porto Conte. Infatti, attraverso il progetto comunitario Retralags, si sta cercando di avviare un contratto di laguna per il Calich funzionale alla risoluzione delle note criticità ambientali e, nel contempo, promuovere e valorizzare la preziosa area umida incardinata nel tessuto urbano algherese.
Inoltre, erano presenti rappresentati dei Comuni di Badessi e Viddalba, anch'essi impegnati nell avvio di un contratto di fiume per la bassa valle del Coghinas. Tra i relatori, oltre ai referenti dell'Osservatorio nazionale Gabriela Scanu, Massimo Bastiani e Virna Venerucci, c'era anche Mario Clerici, della Regione Lombardia, che già da anni è la Regione con maggiore esperienza sui contratti di Fiume.
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