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M.P. 11 maggio 2018
Porto Torres: M5s approva il bilancio, minoranza esce dall’aula
La maggioranza pentastellata ha approvato il Dup, documento unico di programmazione e il bilancio di previsione finanziario 2018-2020. L’opposizione ha preferito uscire dall’aula sbattendo la porta


PORTO TORRES – La maggioranza pentastellata ha approvato il Dup, documento unico di programmazione e il bilancio di previsione finanziario 2018-2020. L’opposizione ha preferito uscire dall’aula sbattendo la porta. «Questo bilancio nasce dopo un percorso molto travagliato – ha spiegato l'assessore al Bilancio Domenico Vargiu - anche quest'anno arriviamo lunghi nei tempi, ma è dovuto al grande impegno profuso dall'amministrazione e dalla struttura per cercare di garantire tutti i servizi ai cittadini nonostante la diminuzione delle entrate».

Una condizione che avrebbe costretto l’ente ad analizzare e limare ogni singola voce in bilancio. La riduzione maggiore è relativa alle entrate tributarie, in particolare quelle relative alla lotta dell'evasione dell'Imu, «siamo riusciti a riscuotere 84 mila euro a fronte di accertamenti, relativi al 2017, per tre milioni e 124 mila euro, l'amministrazione si impegnerà al recupero di queste ulteriori somme in modo da renderle disponibili. Si registrano, allo stesso tempo, un aumento delle entrare del patrimonio». Per quanto riguarda le spese, ci sono tre macro voci che incidono in particolar modo.

«I servizi istituzionali valgono il 28 per cento, le politiche sociali il 26 per cento, e lo sviluppo sostenibile del territorio e ambiente è pari 21 per cento – ha specificato Vargiu - con sole tre voci abbiamo quasi esaurito potere di spesa del bilancio e quanto restava abbiamo cercato di sfruttarlo al meglio». Complessivamente il bilancio ha un volume di risorse per il 2018 di 37 milioni e 106 mila euro. «Un bilancio sano e in pareggio - conclude l'assessore - e con trasferimenti ordinari dello Stato e della Regione».

«Un bilancio senza alcun contenuto politico, - attaccano gli otto consiglieri di minoranza - senza alcuna novità di rilievo per le prospettive di crescita di Porto Torres, presentato con notevole ritardo oltretutto dopo quasi un anno in cui i lavori delle commissioni sono ferme al palo: per queste ragioni abbiamo preso una decisione forte ovvero abbandonare l'aula al momento del voto». I consiglieri della minoranza (Davide Tellini, Massimo Cossu, Massimiliano Ledda, Claudio Piras, Alessandro Carta, Costantino Ligas, Gianluca Tanda e Paola Conticelli) accusano il sindaco di limitare la sua attività a tagliare i nastri su opere e progetti iniziati dalle amministrazioni precedenti.

«Assistiamo ad una situazione in cui il bilancio comunale - nel quale, dopo tre anni, del reddito di cittadinanza non si vede nemmeno l'ombra - si regge solo su entrate ordinarie. Questo significa una sola cosa, ovvero che in tre anni questa amministrazione non ha portato avanti nessun progetto». Durante la seduta comunale di ieri, «abbiamo assistito increduli alle dichiarazioni del primo cittadino che si prende persino il lusso di rifiutare finanziamenti perché, a suo dire, non saprebbe come spenderli». Non secondarie, per la minoranza, sarebbero «le accuse, sempre più imprecisate, lanciate a fine dibattito circa imminenti novità sul malaffare - mai circostanziato - delle amministrazione precedenti sono la prova, consolidata ormai da tre anni, dell'approssimazione e qualunquismo alle quali non ci rassegniamo, anche se ad oltre metá mandato viene difficile immaginare per il futuro della città e dei nostri giovani, che questa maggioranza e amministrazione M5S trovino la consapevolezza del ruolo che ricoprono e quale rotta intendono seguire».

L’opposizione sottolinea come a malincuore abbiano assunto la decisione di uscire dall'aula e non partecipare alla votazione del bilancio, «perché riteniamo doveroso che debba essere soltanto la maggioranza pentastellata ad assumersi questa responsabilità. Noi non vogliamo più essere confusi con chi di questo paese, lascerà solo le macerie».


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