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Red 5 maggio 2018
Mostra del libro di Macomer: bilancio positivo
L’assessore regionale alla Pubblica istruzione Giuseppe Dessena auspica in futuro «una sempre maggiore collaborazione e programmazione per far conoscere meglio il libro sardo», mentre per il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu «è necessario istituzionalizzare la data e rafforzare le sinergie»


MACOMER - «Un’altra edizione della Mostra del libro di Macomer si è conclusa con un’importante partecipazione di pubblico»: lo afferma l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, tracciando il bilancio della 17esima edizione della manifestazione, che si è chiusa domenica con una sorpresa: la presenza alle ex Caserme Mura del grande paroliere Mogol. Giulio Rapetti, accolto da Dessena, dal sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu e dall’assessore comunale alla Cultura Tiziana Atzori, è intervenuto in mattinata salutando il folto pubblico presente nel Padiglione Filigosa nel corso della presentazione del libro “El Finga”, del tunisino Anis Ezzine. Per la manifestazione, promossa ed organizzata dall’Assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e dal Comune di Macomer, d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’Associazione editori sardi), con il Centro Unla ed Verbavoglio libreria Emmepì, è stato un ulteriore riconoscimento del suo valore. In quattro giorni, sono stati oltre settanta gli appuntamenti, uniti dal tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”. «La dimostrazione della qualità della manifestazione è rappresentata, tra l’altro - prosegue l'assessore regionale - anche dalle numerose edizioni che si sono ripetute negli anni e che la vedono quasi “maggiorenne”. Per il futuro, auspico una sempre maggiore collaborazione e programmazione dei temi da trattare, perché l'editoria e il libro sardo siano sempre più conosciuti nel territorio regionale e non solo».

«Il bilancio dell’edizione della Mostra del libro appena conclusa è assolutamente positivo - conferma Succu - Durante i quattro giorni della manifestazione, i padiglioni delle ex caserme Mura sono stati infatti costantemente frequentati, a dimostrazione della qualità di un progetto culturale che ha conosciuto momenti clou, come le presentazioni della danzatrice Simona Atzori, dello scrittore Giuseppe Catozzella e dell’autore tunisino Anis Ezzine. Il comitato organizzativo locale quest’anno ha lavorato con largo anticipo, coinvolgendo maggiormente le scuole, ma molto può e deve essere ancora fatto. In prospettiva, è infatti necessario istituzionalizzare la data (e siamo soddisfatti dalla rassicurazioni che ci sono giunte dall’assessore Dessena), ma anche rafforzare le sinergie con tutti i soggetti protagonisti della manifestazione. Per ottenere i risultati che Macomer merita, è necessario che la macchina organizzativa della Mostra lavori tutto l’anno e siamo sicuri che dopo questa edizione, che ha sancito un ritorno nella manifestazione degli editori sardi, verrà rafforzata la volontà di procedere in maniera unitaria verso un progetto che renda la Mostra un appuntamento centrale nel calendario degli eventi culturali isolani e italiani». Il ricordo commosso della figura di Giulio Angioni ha caratterizzato gli incontri Aes nell’ultima giornata della Mostra. Una giornata, quella di domenica, arricchita in particolar modo da appuntamenti dedicati alla linguistica sarda per concludere in bellezza con il concerto “Limbas. Viaggio musicale nei lidi del Mediterraneo occidentale”, che ha chiuso in note il sipario dell’intera manifestazione.

La volontà e l’impegno verso una partecipazione costruttiva, secondo gli editori sardi hanno permesso di ottenere un cartellone definito nell’arco delle quattro giornate, con autori soddisfatti e, per alcune presentazioni, una buona presenza di pubblico. Ma un primo bilancio tracciato dall’Aes per questa 17esima edizione dice che occorre fare di più per un programma sempre più coordinato ed armonico. «A diciassette anni dalla nascita della manifestazione, bisognerà ancora adoperarsi per trovare una formula organizzativa stabile, che sappia soprattutto riconoscere agli editori sardi quel ruolo centrale che potrà migliorarne l’assetto, rendendone chiara la finalità, oltre che favorire un lavoro di squadra armonico e ben mirato», dichiara la presidente della associazione Simonetta Castia. Secondo l’Aes, sarebbe opportuna una calendarizzazione ottimale ed una programmazione di più lungo respiro. «Aldilà dei dati di vendita e di partecipazione, che devono essere più soddisfacenti – concludono i vertici dell’Associazione – la Mostra del Libro ha confermato la presenza di alcune criticità. Occorre avviare tutti insieme una seria e ulteriore riflessione per migliorare un progetto di promozione del libro sardo che punti, in modo condiviso, a obiettivi di qualità».

Nella foto: il premio dato a Mogol
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