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Mariangela Pala 25 aprile 2018
Porto Torres: il campione Luca Dotto tra i giovani
Quando lo sport è prima di tutto educazione, sicurezza e prevenzione. Lo ha ribadito Luca Dotto campione europeo di nuoto in carica sui 100 stile libero sia in vasca corta che in vasca lunga. Lo ha sottolineato in occasione dell´incontro con i ragazzi delle scuole elementari degli istituti comprensivi 1 e 2.


PORTO TORRES - Quando lo sport è prima di tutto educazione, sicurezza e prevenzione. Lo ha ribadito Luca Dotto campione europeo di nuoto in carica sui 100 stile libero sia in vasca corta che in vasca lunga. Lo ha sottolineato in occasione dell'incontro con i ragazzi delle scuole elementari degli istituti comprensivi 1 e 2. «Il mio legame con l’acqua va al di là delle medaglie vinte. Il nuoto è la mia vita, la mia passione. Il mio è un amore verso tutto ciò che è la filosofia del mare». Sensazioni e parole tradotte in bracciate da Luca Dotto, classe 1990, diventato vicecampione mondiale nel 2011 a Shanghai, tutt'ora unico italiano nella storia medagliato mondiale in questa gara.

La sua esperienza fatta di sacrificio e lavoro l’ha voluta raccontare ai bambini delle scuole primarie di Porto Torres di Porto Torres, protagonisti del progetto “SicuraMente al mare con Gavino il Bagnino” nato con lo scopo di prevenire gli incidenti in acqua e di diffondere una cultura sana del vivere il rapporto con l’acqua a partire dall’età scolare. Due percorsi sviluppati durante l’anno scolastico per imparare a nuotare con l’acquisizione delle abilità di base del nuoto e la promozione di conoscenze e competenze nel rapportarsi con l’acqua. Per il campione Dotto una tre giorni di full immersion con tappe a Sassari e Cagliari.

A Porto Torres il tricolore del nuoto è stato accolto con ovazione dagli studenti nella sala conferenze Filippo Canu, non solo per le sue performance che lo hanno reso famoso ma anche per aver spiegato i principi su cui deve basarsi la disciplina sportiva. «Voi ragazzi siete veramente fortunati perché ai miei tempi non c’erano progetti del genere che permettevano le conoscenza delle norme di sicurezza della piscina, - ha detto Luca Dotto - nessuno vuole che diventiate dei campioni ma è sufficiente saper nuotare, perché anche solo salvare una persona in acqua significa aver raggiunto un ottimo risultato come è successo a me: vi assicuro salvare le persone è stato meglio di qualsiasi altra vittoria conquistata nella mia carriera».

I giovani studenti hanno presentato degli elaborati sul nuoto come inclusione sociale, sulla sicurezza in mare, i pericoli e il rispetto per l’ambiente facendosi promotori della cultura del Mare Sicuro. Il progetto Gavino il Bagnino è stato coordinato dal presidente Fin comitato regionale sardo, Danilo Russo e dal responsabile scientifico Progetto AlbatroSS, lo psicologo Manolo Cattari con il supporto di Silvia Fioravanti.


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