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Red 23 aprile 2018
Antincendio in Sardegna: c´è la firma
Per l´attività antincendio boschivo e rurale, la Regione autonoma della Sardegna, l´Anci e le associazioni di categoria hanno firmato il protocollo d’intesa


CAGLIARI – La Regione autonoma della Sardegna, le Associazioni di categoria delle aziende agro-silvo-pastorali e l'Anci Sardegna hanno firmato il Protocollo per la definizione di attività di collaborazione in materia di antincendio boschivo e rurale. «L’intesa siglata – ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano – è frutto di un lavoro durato un anno, in stretta collaborazione con l’Anci e le associazioni di categoria. C’è stata una piena condivisione delle finalità e degli interventi più opportuni attraverso il coinvolgimento degli operatori agricoli, senza i quali non sarebbe possibile compiere un passo avanti di questa portata. Le associazioni sono state molto propositive e hanno mostrato grande partecipazione: metteranno risorse materiali e immateriali per raggiungere l’obiettivo finale sia nella prevenzione che nella lotta attiva, entrambe fondamentali in un’attività così complessa com’è il Piano antincendio. Ugualmente importante è il ruolo dell’Anci e degli enti locali». «Gli agricoltori – ha commentato il capo di gabinetto dell’Assessorato dell’Agricoltura Antonio Biancu – sono le prime vittime degli incendi. Averli coinvolti in questo accordo è il presupposto per ottenere risultati concreti. È bene tuttavia che, prima di approvare in Giunta il Piano antincendio e le relative prescrizioni, questo stesso tavolo sia nuovamente convocato per una analisi preventiva delle prescrizioni stesse, per avere un ulteriore coinvolgimento degli operatori agricoli e quindi una valutazione condivisa».

Il Protocollo porta anche le firme dei direttori generali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, della Protezione civile Graziano Nudda e dell’agenzia regionale Laore Maria Ibba, del presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana e dei rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Questi ultimi, nel corso della conferenza stampa, hanno sottolineato che si tratta del primo accordo di questa natura raggiunto in Italia. Con questo Protocollo, i sottoscrittori intendono promuovere e sostenere il ruolo attivo degli agricoltori e delle loro organizzazioni per aumentare l’auto-protezione e la sicurezza intrinseca delle oltre 35mila aziende coinvolte, anche attraverso un processo di informazione e formazione degli operatori. Le associazioni metteranno a disposizione le risorse che possono essere impiegate come base conoscitiva e di gestione delle informazioni: banca dati georeferenziata delle aziende agricole; banca dati delle macchine ed attrezzature agricole disponibili nelle aziende agricole; rete capillare di uffici su tutto il territorio regionale e referenti territoriali profondi conoscitori delle aziende agricole operanti nelle aree rurali; rete capillare di associati, primi conoscitori degli ambienti rurali, operanti su tutto il territorio regionale; strumenti di comunicazione immediata con i propri associati (sms, numeri di telefono ed e-mail).

Le organizzazioni professionali agricole si impegnano ad organizzare, d’intesa con il Corpo forestale e l’agenzia Laore, moduli formativi antincendi che consentano di trasmettere buone pratiche da diffondere nelle aziende agricole, per potenziare la prevenzione e ridurre progressivamente i rischi da incendio. Inoltre, le associazioni parteciperanno attivamente alla campagna d’informazione sia nella fase della prevenzione degli incendi, sia durante le attività di spegnimento. Il Corpo forestale avrà i seguenti compiti: coordinamento e gestione dell’attività formativa a beneficio degli operatori agricoli e pastorali; studio di un modello organizzativo per integrare la rete degli operatori agricoli nel sistema antincendi regionale (prevenzione e lotta attiva), in particolare nei focolai e negli incendi a bassa intensità; coinvolgimento degli operatori agricoli e pastorali durante l’attività antincendi, purché adeguatamente formati ed addestrati; rilascio degli attestati di frequenza e profitto dei corsi; rilascio degli attestati di conformità delle aziende agro-pastorali alle prescrizioni antincendi.

La Protezione civile, oltre a partecipare allo studio di un modello organizzativo, si impegna ad assistere le associazioni nelle procedure di certificazione di qualità delle aziende con i requisiti di auto protezione dagli incendi. Inoltre, si avvarrà delle associazioni agricole durante la campagna di prevenzione ed informazione nel periodo degli incendi boschivi e rurali. I corsi formativi (minimo dodici, della durata di due giornate ciascuno) si terranno ogni anno nel periodo marzo-aprile. Sono previste 6ore di teoria in aula ed altrettante sul campo, in una delle aziende modello selezionate in accordo con il Corpo forestale e precedente formate, strutturate e attrezzate. Gli argomenti trattati saranno: attività da porre in essere in azienda ai fini della prevenzione; organizzazione aziendale finalizzata alla sicurezza aziendale: indicazioni di come deve essere strutturata l’azienda per prevenire gli incendi (stalle, fienili, fitofarmaci, riserve idriche, ecc.); attività da porre in essere prima dell’inizio della campagna antincendio (sfalcio, arature e fresature intorno alle case, pulizie delle gronde, ecc.); comportamento in caso di incendio; messa in sicurezza dell’azienda; utilizzo dei dispositivi antincendio; tecniche di uso del fuoco controllato per ridurre la biomassa combustibile in spazi definiti e nel rispetto delle prescrizioni regionali antincendio; lettura ed analisi del bollettino di previsione del pericolo di incendio. Sono principalmente due i vantaggi per le aziende certificate: il riconoscimento della certificazione per ricevere dalla Regione una percentuale di aiuto all’abbattimento del premio assicurativo ed il riconoscimento della certificazione per l’esclusione dai controlli sulla condizionalità.
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