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Red 10 aprile 2018
Minoranze linguistiche a confronto ad Alghero
Mercoledì sera, all´interno delle attività organizzate dall’Università delle Tre Età, il salone dell´ex Seminario, in Via Sassari, ospiterà l´incontro che prevede la presentazione di due novità editoriali di Edicions de l’Alguer: “Le isole linguistiche germanofone d’Italia” di Marco Caria ed “Il catalano di Alghero: una lingua a rischio d’estinzione” di Guido Sari


ALGHERO – Mercoledì 11 aprile, alle 18, presso nel salone dell’ex Seminario, in Via Sassari, ad Alghero, è in programma l’incontro “Minoranze linguistiche a confronto”, all’interno delle attività organizzate dall’Università delle Tre Età. La serata sarà occasione per presentare due novità editoriali di Edicions de l’Alguer: “Le isole linguistiche germanofone d’Italia” di Marco Caria, volume che analizza le caratteristiche delle isole linguistiche germanofone storicamente presenti in Italia, accendendo un riflettore sui rischi del degrado dei patrimoni culturali e idiomatici tipici delle cosiddette «minoranze linguistiche deboli» e sui tentativi fatti a livello locale o nazionale per scongiurarne una definitiva scomparsa; ed “Il catalano di Alghero: una lingua a rischio d’estinzione” di Guido Sari, In questo saggio, l'autore si pone alcuni interrogativi sul regresso d’uso che colpisce il catalano di Alghero e sullo scarso interesse istituzionale per una politica linguistica che possa rivitalizzarlo. Analizza inoltre le conseguenze del processo di sostituzione linguistica, iniziato con l'uscita della città dall’orbita politico-culturale catalana e rafforzatosi con il prevalere dell'egemonia dell'italiano, mettendo in evidenza le pressioni del contesto culturale. All’incontro, coordinato dall’editore, interverrà Fiorenzo Toso, professore ordinario di Linguistica generale e applicata all’Università degli studi di Sassari.

Il 42enne Carta si è laureato in lingue e letterature straniere nel 2001 all’Università di Sassari, con una tesi incentrata sulla vitalità nella pratica quotidiana o letteraria delle varietà dialettali o alloglotte diffuse in Austria. Nel 2014, ha conseguito nello stesso Ateneo il titolo di dottore di ricerca in Scienze dei sistemi culturali, indirizzo lingue, linguaggi e traduzione, dedicando il suo percorso di ricerca alle minoranze germanofone storiche dell'areale alpino italiano, con particolare attenzione rivolta alle peculiarità della Valcanale in Friuli. Nello stesso anno, l’Università di Sassari gli ha conferito il titolo di cultore della materia in Linguistica generale e applicata. Tra i sui interessi di ricerca prevale lo studio delle isole linguistiche “deboli”, con pubblicazioni sulla minoranza catalana di Alghero (Bali, Bollettino dell’Atlante linguistico italiano, 2014) e sulle minoranze germanofone italiane (Treccani online); si occupa anche di traduzione di opere poetiche in dialetto viennese sulla rivista di traduttologia Intralinea dell’Università di Bologna.

L'algherese Sari si è laureato a Cagliari nel 1975 e fino al 2010 ha diretto la Biblioteca comunale di Alghero. È stato uno dei fondatori e promotori di entità culturali cittadine che lavorano a favore della varietà algherese come l'Associació per a la salvaguarda del patrimoni historicocultural de l'Alguer (1988) e la sezione locale d'Òmnium cultural (1993). Ha scritto libri e articoli sulla storia (La piazza fortificata di Alghero 1988) e cultura di Alghero tanto in italiano che in catalano. Numerosi anche gli scritti di carattere letterario. Tra questi, “Contes i rondalles” (1995, 1998) e “Fem teatre fem llengua” (2006). Dal 1990, ha cominciato a organizzare corsi di lingua e laboratori, tra i quali quelli di drammatizzazione (“Teatre de veus”). Per questa forma di teatro, che nasce per coinvolgere cittadini comuni ad un uso più ampio dell’idioma locale, ha scritto alcune opere nel catalano di Alghero, come “Soldatet, poema quasi èpic” (2012) e le commedie “Vassil” (2013), “Dolçaflor” (2014), “Dos mil cent…” (2015), “Elogi de la bellesa” (2015), “Joan i Joanet” (2016), “El jardí dels arbres daurats” (2017) e “Martí Perez” (2017). È anche autore di scritti di sociolinguistica e del volume “El català de l'Alguer: una llengua en risc d'extinció” (La Busca 2012) di cui il volume ripropone la traduzione in italiano. Dal 2013 al 2016 ha dato alle stampe tre raccolte di versi in catalano.

Toso è nato ad Arenzano. I suoi interessi riguardano in particolare i fenomeni di contatto linguistico con speciale riferimento alle isole del Mediterraneo, al ligure coloniale ed in particolare al tabarchino. Inoltre, si occupa di temi e problemi legati alle minoranze linguistiche in Italia ed in Europa. Specialista dell’area linguistica ligure, collabora all’impresa del Lessico etimologico italiano. È autore di diverse monografie come “Il Tabarchino. Struttura, evoluzione storica e aspetti sociolinguistici” (Milano, FrancoAngeli, 2004), “Lingue d'Europa. La pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente” (Baldini Castoldi Dalai editore, Milano, 2006), “Le minoranze linguistiche in Italia” (Bologna, Il Mulino, 2008), “Linguistica di aree laterali ed estreme. Contatto, interferenza, colonie linguistiche e “isole” culturali nel Mediterraneo occidentale” (Le Mani, Recco, e Centro internazionale sul plurilinguismo, Udine, 2008), “La Sardegna che non parla sardo, Cuec, Cagliari, 2012) e “Parole e viaggio. Itinerari nel lessico italiano tra etimologia e storia (Cuec, Cagliari, 2015).
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