Giovedì scorso nuova udienza del processo-stralcio con giudizio abbreviato per la presunta bancarotta del prestigioso hotel di Alghero. Attesa per febbraio la prima sentenza nel Tribunale di Sassari
ALGHERO - Alle deduzioni della pubblica accusa di giovedì scorso (11 gennaio), seguiranno il primo febbraio quelle della difesa, poi spazio alla sentenza. Aggiornata fra due settimane l'udienza sul
crac dell'Hotel Capo Caccia di Alghero. Si tratta del processo-stralcio per la presunta bancarotta, in corso con giudizio abbreviato presso il Tribunale di Sassari, in cui sono coinvolti l'ex braccio destro del patron della struttura che si affaccia nella splendida Baia delle Ninfe e l'allora commercialista delle società (il processo segue anche il filone con rito ordinario con altri tre indagati a giudizio): dopo la discussione generale del Pubblico Ministero dr. Giovanni Porcheddu, chiusasi con la richiesta di condanna dei due imputati e la richiesta degli avvocati di parte civile di risarcimento con provvisionale, il processo era entrato nel vivo con le arringhe delle difese. Proprio l'intricata situazione giudiziaria potrebbe essere alla base delle mancate offerte di acquisizione della prestigiosa struttura, chiusa e abbandonata ormai da diversi anni. Deserta anche l'ultima asta indetta dal Tribunale di Sassari nelle scorse settimane [
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