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Red 12 gennaio 2018
Trasporto pubblico: il tour di Careddu si ferma a Nuoro
Concluso il tour informativo sulla riforma del trasporto pubblico locale. «Obiettivo legge condivisa con il territorio», ha dichiarato l´assessore regionale dei Trasporti


NUORO - «Un bilancio molto positivo e istruttivo: gli incontri che abbiamo organizzato in tutto il territorio regionale per la presentazione della riforma del trasporto pubblico locale sono stati estremamente utili. L'intento è quello di raccogliere argomenti, istanze e suggerimenti ai vari livelli istituzionali così da costruire, al di là dei particolarismi, un percorso condiviso con i decisori finali che saranno la Giunta e il Consiglio regionale». Lo ha detto l'assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu a Nuoro, in conclusione del tour isolano promosso dalla Regione autonoma della Sardegna per illustrare i dettagli normativi e tecnici della riorganizzazione del Tpl. Insieme all'Anci Sardegna ed al Consiglio delle autonomie locali, rappresentati dai rispettivi presidenti Emiliano Deiana ed Andrea Soddu, Careddu ha dialogato con sindaci, amministratori, sindacati, management e lavoratori delle aziende di trasporto a Sassari, Olbia, Lanusei, Oristano, Sanluri, Carbonia e, ieri pomeriggio, nel capoluogo barbaricino.

«Terminare questo primo percorso di confronto a Nuoro, ovvero nella zona interna dell'isola che spesso soffre più di altre le criticità legate alla mobilità, è importante sotto il profilo simbolico - ha aggiunto l'assessore - Proprio perché dobbiamo ripartire dalle aree meno dotate di infrastrutture e con inferiore quantità di domanda per rielaborare un progetto di riforma che risponda alle esigenze dell'utenza migliorando efficienza e qualità». Il primo passo da compiere sarà l'individuazione dei bacini di trasporto pubblico entro i quali gli enti di governo rappresentati dai Comuni, rispettando il principio di sussidiarietà, dovranno riprogrammare le linee di traffico sulla base di elementi oggettivi di carattere trasportistico. All'interno del bacino ci saranno più lotti di affidamento proprio per definire al meglio l'offerta in funzione delle specificità della domanda di ogni singola porzione geografica. Pertanto, gli Enti locali avranno un ruolo attivo e parteciperanno alla governance stabilendo procedure e finalità.

In seguito all'assegnazione dei 377 Comuni della regione a 95 aree omogenee facenti capo ai poli attuali dell’offerta Tpl, in funzione della domanda, dei tempi di percorrenza a di una serie di criteri da soddisfare come per esempio i collegamenti verso scuole, ospedali, grandi imprese, gli advisor incaricati dall'assessorato hanno individuato tre scenari di mobilità possibili suddivisi in tre bacini (nord, centro e sud), due bacini (centro nord e sud) e due bacini (nord e centro sud). Ogni bacino deve necessariamente contenere un’utenza minima di 350mila abitanti e deve rispondere a un generale principio di riequilibrio tra zone a domanda elevata e zone a domanda debole. Ciò non esclude un ulteriore scenario con bacino unico regionale sostenibile nella misura in cui esso risponda ai parametri dettati dalle leggi. Entro dicembre 2019, gli affidamenti dei servizi di Tpl dovranno conformarsi al Regolamento comunitario 1370/2007. La legge di riforma che sarà approvata dal Consiglio regionale dovrà essere finalizzata, in definitiva, a garantire il diritto alla mobilità per tutta la cittadinanza. Sul portale istituzionale SardegnaMobilità sono disponibili i documenti tecnici ed i video integrali delle relazioni informative e inviando una e-mail all'indirizzo web trasp.assessore@regione.sardegna.it possono essere trasmessi eventuali contributi, suggerimenti o anche semplici osservazioni.
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