Anche quest´anno, infatti, il Convitto nazionale partecipa alla festa che si svolge in tutta Italia con diverse attività organizzate dai suoi studenti nelle aule e nei laboratori dell’Istituto
SASSARI - Parafrasando Italo Calvino si potrebbe dire: «Il Liceo Classico è una scuola che non ha mai finito di dire quello che deve dire». Come ha intenzione di continuare a fare domani, venerdì 12 gennaio, dalle 18.30, nella "Notte dei Licei", il Canopoleno di Sassari. Anche quest'anno, infatti, il Convitto nazionale Canopoleno, che ospita il Liceo Classico dal 1611, partecipa alla festa che si svolge in tutta Italia con diverse attività organizzate dai suoi studenti nelle aule e nei laboratori dell’Istituto. L'evento si aprirà in Aula magna con il testo selezionato dal Comitato nazionale, si proseguirà con video, musiche, letture, esperimenti. Attività che nascono dalla passione di chi studia il greco e il latino e dal desiderio di condividere il piacere di studiare lingue antiche, ma non di certo morte. E più che mai attuali nella Notte dei Licei.
Per questo, quattro anni fa, il professor Rocco Schembra di Acireale ha avuto l’idea, subito abbracciata da tutti i grecisti e latinisti italiani, di dedicargli una serata, nella quale chi ama gli studi umanistici ne mostrasse la bellezza ed il fascino a chi ne ha nostalgia o curiosità e soprattutto agli adolescenti che non ne conoscono il valore e non sanno se abbracciarli e farne la base della propria formazione. Infatti, con i loro miti, i greci ed i latini parlano ancora dell’uomo e dei suoi sentimenti eterni, delle sue paure e del suo coraggio, di amori e di amicizie, cioè di noi.
Le due lingue classiche vanno al cuore delle parole, sviluppano il pensiero critico, allenano ad affrontare una realtà complessa come è quella odierna. I ragazzi del Canopoleno puntano proprio a questo: far sentire i propri ospiti parte del mondo in cui vivono gli eroi e gli dei delle loro traduzioni e saranno trascinati dal loro entusiasmo. La terra distopica e piena di insidie immaginata nel brano che aprirà la Notte dei Licei 2018, in un racconto di una liceale abruzzese, è dominata da una tecnologia senza cuore che genera automi. Chi ci salverà da un futuro così spaventoso? Ovviamente, secondo i classicisti di Via Luna e Sole, il latino ed il greco, venerdì sera.
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