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Red 11 dicembre 2017
Programmazione territoriale: ok dalla Giunta
La Giunta regionale ha approvato il Piano da 350milioni di euro. «Mai così tante risorse per progettare lo sviluppo», sottolinea l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci


CAGLIARI - Sono 350 i milioni di euro messi in campo per la programmazione territoriale della Sardegna: sviluppo dei territori, crescita dell’economia, politiche antispopolamento ed un modo completamente nuovo di programmare le risorse, tutte insieme quelle europee, nazionali e regionali. La Giunta regionale ha approvato la ricognizione di finanziamenti ed interventi presentata dall’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci: 204milioni sono ancora da spendere. Partita ufficialmente due anni e mezzo fa, la programmazione territoriale procede a ritmo sostenuto e, grazie anche all’entusiasmo ed alla grande partecipazione degli amministratori locali, ha già permesso di mettere a segno importanti risultati. Poco meno del 90percento dei Comuni potenzialmente interessati è già coinvolto, ed a questo tipo di intervento se ne affiancano altri (Iti-investimenti territoriali integrati e Snai-strategia nazionale per le aree interne). Contemporaneamente, sono operativi il Piano Sulcis, il Piano per il Nuorese ed il Pon Metro.

«Una programmazione territoriale che è completamente nuova rispetto al passato e sulla quale stanziamo una quantità di risorse senza precedenti. Il principio ispiratore della programmazione territoriale – spiega Paci - è semplice: mai più progetti calati dall’alto. Sono i territori, che meglio di chiunque altro conoscono i propri punti di forza e come valorizzarli per farli diventare il volano dello sviluppo economico, a elaborare un progetto insieme alla Regione che li accompagna al finanziamento finale. Poche regole ma molto chiare, dunque: i progetti devono essere elaborati dal basso, coinvolgendo assolutamente le imprese del territorio, devono essere presentati da almeno una Unione di Comuni (ma più Unioni possono allearsi per un unico progetto), puntare allo sviluppo di un territorio quanto più ampio possibile, per riuscire a creare occasioni di occupazione anche in chiave anti-spopolamento nelle zone interne. Anche i tempi sono certi: avendo un unico referente per ciascuna delle parti interessate (Regione e Unione di Comuni), la procedura è fortemente accelerata e, una volta firmata la convenzione attuativa, il progetto dev’essere realizzato al massimo entro trentasei mesi. Un meccanismo che non mette i territori in competizione fra loro – assicura l'assessore - in quanto la manifestazione d’interesse si può presentare fino agli ultimi mesi della legislatura e che garantisce finanziamenti certi e tempi definiti».

A disposizione dei territori ci sono ancora 204milioni di euro, 184 di fondi Fsc-Fesr più eventuali quote Fse e Feasr. A questa cifra vanno aggiunti 20milioni per la valorizzazione delle aree umide. Per quanto riguarda le risorse già stanziate, 45milioni sono andati ai tre Iti già operativi per Cagliari, Sassari ed Olbia, per progetti di riqualificazione urbana ed inclusione sociale. 16milioni è la quota destinata ai territori Snai, Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai. 83,5milioni di euro sono stanziati per i sei Accordi di programma chiusi (Gallura e Alta Gallura, Ogliastra, Parte Montis, Marghine, Montalbo-Area di rilevanza strategica Tepilora e Parteolla) per un totale di nove Unioni coinvolte, sessantanove Comuni, oltre 205mila abitanti. «Non sono mai state investite tante risorse per i nostri territori, con una politica che punta fortemente su uno sviluppo che siamo convinti sia possibile ed è indispensabile per creare lavoro, il primo grande antidoto contro lo spopolamento - sottolinea Raffaele Paci - La risposta entusiastica dei territori ci dice che la strada è quella giusta. Cercheremo di accelerare al massimo le procedure per garantire che i progetti vengano realizzati e diano risposte nel più breve tempo possibile».

Sono 14 con ventuno Unioni, 179 Comuni e 592.696 abitanti coinvolti i progetti avviati o in fase di co-progettazione (Nora e Bithia, Nuorese Gennargentu Barbagia, Marmilla, Anglona e Bassa Valle del Coghinas con Unione di Comuni del Coros, Monte Acuto con Riviera di Gallura e Comune di Golfo Aranci, Sarcidano-Barbagia di Seulo, Guilcer e Barigadu, Logudoro e Goceano, Meilogu e Villanova, Fenici, Montiferru-Sinis e Planargia, Rete metropolitana di Sassari, Costa del Sinis-Terra dei Giganti, Terralbese e Linas). Altre tre manifestazioni di interesse sono state presentate dai territori della Trexenta, Basso Campidano e Terre del Campidano. Complessivamente, si parla di venti progetti, trenta Unioni, 248 Comuni, 798.595 abitanti, ovvero l’85percento dei Comuni (che sono in tutto 293) e l’88percento della popolazione (921.841) potenzialmente interessati.

Nella foto: l'assessore regionale Raffaele Paci
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