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Red 4 ottobre 2017
Furti in villa: interviene il Commissariato di Alghero
A seguito di un’articolata attività investigativa, finalizzata al contrasto del reato di furto commesso in abitazioni di pregio isolate, condotta dal Commissariato di Alghero e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sassari Mario Leo, sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere


ALGHERO - A seguito di un’articolata attività investigativa, finalizzata al contrasto del reato di furto commesso in abitazioni di pregio isolate, condotta dal Commissariato di Alghero e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sassari Mario Leo, sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le ordinanze sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari nei confronti di quattro persone (un 26enne, un 27enne, un 29enne ed un 39enne).

Il sodalizio criminale, di etnia sinti e provenienti dalla Penisola, era stato notato dalla Squadra di Polizia fiudiziaria dall’inizio di luglio, in occasione dell’arrivo nel Sassarese con le rispettive famiglie. La condotta dei quattro uomini, stabilitisi a Porto Torres, ha immediatamente catturato l’attenzione degli operatori di Polizia, che hanno proceduto alla loro identificazione. L’attività investigativa è stata condotta con metodi tradizionali e ha consentito di ottenere preziosi riscontri su una serie di furti in villa registrati tra i Comuni di Porto Torres e Valledoria, tutti riconducibili ai quattro.

Nel corso della complessiva attività è stata recuperata parte della refurtiva, proveniente da furti compiuti dgli stessi, numerosi oggetti preziosi, trovati accuratamente nascosti in muretto a secco in campagna, dove poi sono stati recuperati. Il gruppo criminale è stato sottoposto a perquisizione nel porto di Porto Torres e questo ha portato al sequestro di altri oggetti di presunta provenienza furtiva, in particolare costosi accessori con celebri marchi, risultati poi essere stati sottratti da una delle abitazioni “visitate” dalla banda. Quasi tutta la refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari. Le misure restrittive sono state eseguite in provincia di Latina, luogo di residenza degli indagati.

Nella foto: una parte della refurtiva recuperata


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