Così Marco Di Gangi, presidente di Azione Alghero e vice coordinatore regionale di Energie per l’Italia, all´indomani del Consiglio comunale che ha votato favorevolmente il Rendiconto di gestione 2016
ALGHERO - «Il voto favorevole del consigliere Nasone non è stato l'unico elemento determinante: infatti, se il consigliere Mimmo Pirisi fosse rimasto in aula e avesse votato contro il documento contabile, il bilancio non sarebbe passato e l'esperienza di sindaco di Mario Bruno terminata. Ora, poiché non bisogna mai dare niente per scontato, sarebbe utile cercare di capire fino in fondo quanto è successo. I casi sono due, o il consigliere Pirisi ha interpretato alla lettera le indicazioni del partito capendo che per prendere le distanze dal bilancio dovesse allontanarsi fisicamente dall'aula consiliare, oppure allontanandosi volontariamente e scientemente, consapevole dei numeri in campo e dell'importanza fondamentale del suo voto negativo, nell'ipotesi lo avesse espresso, ha disatteso le indicazioni del suo partito salvando di fatto l'Amministrazione Bruno dalla fine prematura».
Così Marco Di Gangi, presidente di Azione Alghero, vice coordinatore regionale di Energie per l’Italia, all'indomani del Consiglio comunale che ha votato favorevolmente il Rendiconto di gestione 2016 [
GUARDA LE IMMAGINI INTEGRALI DELLA SEDUTA], col sostegno del consigliere Nasone e la spaccatura del Partito democratico, a cui Di Gangi si rivolge direttamente.
«Se fosse vera questa seconda ipotesi, che pare la più attendibile, nasce spontanea una domanda: la scelta del consigliere Mimmo Pirisi di consentire l'approvazione del bilancio e salvare Bruno, in apparente distonia rispetto alle indicazioni del Pd, è una posizione personale, magari assunta d'intesa con la sola componente soriana del partito o è la posizione dell'intero Pd algherese? Il voto contrario del collega Daga, che evidentemente ha interpretato più rigorosamente le indicazioni del partito, pare rafforzare questa ipotesi. Credo che il Pd cittadino – insiste il presidente di Azione Alghero - magari attraverso i propri organi dirigenti, senza necessariamente dover attendere il congresso cittadino, dovrebbe fare chiarezza e rispondere in modo chiaro e inequivoco a questo interrogativo che probabilmente anche molti suoi iscritti si sono posti. Questo chiarimento sarebbe assai utile per stabilire definitivamente se il Pd algherese sarà la stampella o meno che consentirà a Mario Bruno di portare a termine il suo mandato o, in caso contrario, un potenziale interlocutore con gli altri partiti dell'opposizione nella messa a punto di una alternativa per il governo di Alghero».
Nella foto: Di Gangi (a sinistra), con l'ex assessore della giunta Tedde, Michele Pais
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