Via libera del Tar per il progetto che riguarderà Bosa. Bocciato il ricorso di un raggruppamento escluso di imprese e professionisti. Investimento di oltre 2milioni di euro, ai quali si aggiungono 4 milioni per i collettori
BOSA - Via libera dal Tar all’appalto del nuovo depuratore consortile di Bosa. I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno bocciato il ricorso contro l’aggiudicazione dell’intervento per realizzare il nuovo impianto a servizio non solo della città sul Temo, ma anche della fascia costiera e di alcuni centri vicini. Si tratta di un’opera fondamentale sulla quale Abbanoa sta investendo 2,3milioni di euro.
La gara risaliva alla fine del 2014 e si trattava di un appalto integrato: chi si aggiudicava la gara avrebbe dovuto effettuare anche le progettazioni definitive ed esecutive, oltre che i lavori veri e propri. Ad aggiudicarsi l’intervento era stata l’impresa Acciona, ma successivamente era arrivato il ricorso da parte di un raggruppamento di imprese e professionisti esclusi per assenza dei requisiti di partecipazione. Nei giorni scorsi, è stata depositata la sentenza. “Il ricorso è infondato e deve essere rigettato”, così i giudici hanno confermato la correttezza dell’operato di Abbanoa.
Gli interventi programmati prevedono l’ampliamento dell’attuale depuratore e l’adeguamento funzionale che consentiranno di far fronte a maggiori carichi dovuti all’aumento della popolazione ed alle variazioni stagionali. Sarà rivoluzionata l’intera filiera di trattamento mediante la progressiva dismissione dell’impianto esistente e la realizzazione delle opere civili ed impiantistiche previste nel progetto. Il nuovo depuratore sarà gestito con tecnologie avanzate di telecontrollo per massimizzare le prestazioni depurative e minimizzare l’impatto ambientale. L’acqua, adeguatamente depurata, potrà essere riutilizzata a fini irrigui.
Assieme all’appalto del depuratore, con un ulteriore investimento di quasi 4milioni di euro, Abbanoa ha affidato anche i lavori per realizzare i nuovi collettori fognari che collegheranno le borgate marine fino a Porto Alabe ed i Comuni di Tresnuraghes e Magomadas. Sono previste diverse stazioni di sollevamento, vasche di raccolta e rilancio tutti dotati di sistema di telecontrollo. Entrambi gli interventi, per i quali sono state accolte alcune modifiche richieste dai Comuni interessati, sono ora nella procedura di valutazione d’impatto ambientale. Ottenute tutte le autorizzazioni, potranno iniziare i lavori.
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