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Red 21 luglio 2017
Un film di UniCa sbarca a Venezia
Alla Mostra del cinema di Venezia un film degli studenti dell’Università di Cagliari, realizzato con il regista Enrico Pau nell’ambito del laboratorio di regia del Celcam. “L’ultimo miracolo” sarà uno degli eventi speciali della 32esima Settimana internazionale della critica


CAGLIARI - Nato come saggio finale di un laboratorio di regia svoltosi all’Università degli studi di Cagliari per iniziativa del Centro di ricerca sulla formazione agli audiovisivi del Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio diretto da Antioco Floris, il nuovo film di Enrico Pau, “L’ultimo miracolo”, sarà presentato in prima assoluta alla 74esima Mostra internazionale d’arte cinematografica in programma a Venezia da mercoledì 30 agosto a sabato 9 settembre come evento speciale della 32esima Settimana internazionale della critica, sezione Sic@Sic-Short italian cinema. Gli studenti hanno lavorato fianco a fianco al regista ed alla troupe di professionisti per elaborare la sceneggiatura, supportare nelle riprese e nella produzione, gestire gli aspetti organizzativi. Un’occasione formativa in un prodotto di alta qualità come il riconoscimento veneziano ben dimostra. Accanto al Celcam, nella produzione e gestione del progetto, il circolo studentesco Notorius e la casa di produzione Francesco Piras Studio. Inoltre, a sostegno dei costi di produzione hanno concorso la Regione autonoma della Sardegna-Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione spettacolo e sport, con i fondi per la didattica del cinema (LR 15/2006) e l’Ersu di Cagliari con i fondi per le associazioni studentesche.

«Nato come progetto didattico all’Università di Cagliari, L’ultimo miracolo – dichiara il regista – è ispirato liberamente a una favola popolare siciliana. Con questo cortometraggio torno a raccontare una favola urbana, torno nelle periferie della mia città, ritorno al rumore del mare, alla mia passione per la musica e a quella, profonda, per gli ultimi e i dimenticati». Questi i nomi degli studenti che hanno partecipato al laboratorio ed al cortometraggio: Alessio Cadeddu, Andrea Perra, Andrea Staffa, Carlo Murtas, Gianluca Caboni, Giorgio Borrelli, Marco Camba, Michele Carta, Riccardo Soro, Simona Ledda, Simona Loddo, Stefano Savona. Il cortometraggio, della durata di 20', racconta la storia di un Cristo rimasto sulla terra dopo la resurrezione, che ormai vecchio e cadente ha dimenticato come si fanno i miracoli. L’incontro casuale con un giovane e talentuoso fischiettista che non riesce più ad essere intonato, lo porterà a voler riprendere. Cerca così di camminare sulle acque, ma senza riuscirci, allora, con Pietro, che lo segue ovunque per una Cagliari assolata e sospesa, decide di prendere i soldi dalla cassetta delle offerte di una chiesa per affidarsi ai miracoli a pagamento di un ciarlatano. L’ultimo miracolo avverrà davanti al mare, dentro una grotta, in mezzo alla natura, il fischio tornerà intonato, ma niente sarà più come era prima. Sulla scena due attori d’accezione, i “vecchi” Tino Petilli e Mario Faticoni, nei panni, rispettivamente, di Gesù e di Pietro, affiancati dai giovani Alessio Medda e Luca Spanu, che interpretano due improbabili musicisti, e da Francesco Origo, un mago eccentrico ed inquietante. In un cammeo, c’è spazio anche per Massimiliano Medda.

Il Celcam è un centro di ricerca sulla formazione al cinema ed agli audiovisivi del Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell’Università di Cagliari. Fondato e coordinato da Antioco Floris, fin dalla sua nascita, nel 2007, organizza attività di formazione sia di base, sia professionalizzanti. Il Centro dispone di una struttura produttiva professionale e per le sue attività coniuga le competenze di ambito accademico con chi lavora sul campo. I corsi di regia si svolgono secondo un modello standard perfezionato in anni di esperienza che i singoli docenti adattano in base alla propria personalità ed al proprio stile. Nascono così dei film (cortometraggi o documentari) in cui gli allievi del corso si mettono alla prova sotto la guida di un regista ed all’interno di una troupe con dei tecnici esperti interagendo con loro in un lavoro che ricalca quello di una “normale” produzione cinematografica.

In questi anni, il Centro ha lavorato con alcuni fra i principali cineasti operanti in Sardegna (Enrico Pau, Marco Antonio Pani, Salvatore Mereu, Andrea Lotta, Antonia Iaccarino, Roberta Aloisio, Corrado Serri e Piero Fancellu, per citarne alcuni) e con altri provenienti dalla Penisola, come Francesco Munzi, Michelangelo Frammartino e Claudio Giovannesi. La Settimana internazionale della critica è una sezione autonoma della Mostra del cinema di Venezia curata dal Sindacato critici cinematografici italiani. Nata nel 1983, la Sic ha l’obiettivo di scoprire nuovi talenti, individuare le tendenze emergenti nel vasto panorama del cinema internazionale, promuovere la diffusione dei film di qualità. Per questo motivo, la sezione propone da diversi anni soltanto opere prime, ovvero film di autori ancora sconosciuti, a cui si affiancano opere considerate di particolare rilievo per le caratteristiche linguistiche e narrative. Rappresenta dunque un territorio di ricerca e di approfondimento all’interno del quale hanno trovato spazio e visibilità cineasti di sicuro talento, che si sono rivelati elementi essenziali del panorama cinematografico internazionale d’autore.
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