Il Comune vorrebbe adottare un progetto-pilota per risolvere i problema delle alghe nella Rivera del corallo. Riposizionando la posidonia in mare, si risolverebbero i problemi di stoccaggio e si avrebbero spiagge pulite
ALGHERO – Tutto nasce da uno studio del professor Pascucci (Università degli studi di Sassari): come risolvere il problema posidonia ad Alghero? Riportando le alghe in mare. Sembra l'uovo di Colombo, ma potrebbe essere la soluzione ideale, sia per avere pulite le spiagge della Riviera del corallo, sia per risolvere definitivamente i problemi di stoccaggio visto che, nei tre siti individuati, il livello è troppo alto.
Così, il Comune di Alghero, come annunciato dall'assessore dell'Ambiente Raniero Selva, vorrebbe diventare capofila di un progetto che potrebbe poi essere allargato anche ad altre realtà dell'Isola. Il problema maggiore sono i vincoli paesaggistici ed ambientali posti dalla regione autonoma della Sardegna, bypassabili a parole, molto meno nella realtà.
Quest'anno, le correnti hanno deciso di “regalare” alle coste sarde un quantitativo di alghe pare inatteso, ma i sia i Comuni, sia i privati che gestiscono i litorali isolani, sono chiamati ad attivarsi in base a quanto deliberato dalla Giunta regionale lo scorso anno, probabilmente su parametri rilevati nella stagione 2015. E quindi, si assiste a spostamenti e riposizionamenti, mentre altre situazioni (come l'impiego nella bioedilizia) sono ancora ferme al palo per lacci e lacciuoli legislativi.
L'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano ha annunciato che, in veste di coordinatore della Commissione Ambiente, sarà sua premura portare il tema sul Tavolo nazionale erosione costiera, che ha approvato le linee guida per la difesa della costa, valide per tutta Italia, e che attende il vaglio della comunità scientifica. Insomma, gli amministratori comunali sono costretti ad attendere decisioni calate dall'alto, mentre i cittadini (ed i turisti) vedono “erodersi” la pazienza.
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