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Oristano NewsnotiziesardegnaOpinioniRegioneI trasporti arretrano la Sardegna
Stefano Maullu 22 giugno 2017
L'opinione di Stefano Maullu
I trasporti arretrano la Sardegna


Onorevole Violeta Bulc, voglio approfittare della sua presenza in Sardegna per rappresentarle le difficoltà che il popolo Sardo vive e affronta quotidianamente in termini di trasporti e collegamenti con la terra ferma. I Sardi non hanno mai conosciuto una vera e propria continuità territoriale, se non a parole. Si scontrano quotidianamente con la necessità di spostarsi e con la difficoltà di trovare un volo piuttosto che una nave che con prezzi ragionevoli consenta loro di attraversare il mare. Questo mare così bello e cristallino che fa della mia terra d'origine la prima in Italia nella classifica delle più belle spiagge della penisola, ha rappresentato da sempre un grande limite in termini di pari opportunità per i Sardi.

Lo Stato Italiano, insieme alla Regione Sardegna, hanno sempre investito troppe poche risorse per collegare l'Isola: pensi che un viaggio in nave da Porto Torres a Genova per una famiglia di quattro persone può costare fino a 1.400 euro, rendendo così proibitivo un desiderio normale quale quello di ritornare anche solo per una breve vacanza nella propria terra. Il gap rappresentato dalla continuità territoriale gestita dalla nostra compagnia di bandiera viene spesso risolto dalle compagnie low cost, quando queste sono messe in condizione di operare sul territorio attraverso i normali incentivi economici. Sembra strano, ma ultimamente la Regione Sardegna ha utilizzato spesso l'Europa come capro espiatorio per giustificare le sue inadempienze, sollevando il problema delle infrazioni in termini di libera concorrenza. Io sono convinto che l'Italia commetta un'infrazione nei confronti dei Sardi ogniqualvolta questi non siano messi in condizione di viaggiare liberamente.

Il fatto che questo comporti un blocco nello sviluppo economico e sociale della Sardegna è nelle cose e nei risultati che vedono il pil della Sardegna fra i più bassi d'Europa. Per renderle più chiaro il concetto, la invito a ritornare in Sardegna utilizzando gli aerei di linea o le navi: potrà comprendere meglio, in questo modo, che è urgente trovare una soluzione ad problema che va avanti da troppi anni. Accolgo la sua proposta di concepire le isole come smart cities sulle quali l'Europa sta investendo tanto: sono convinto che insieme si possano e si debbano trovare soluzioni rapide. Ho presentato alla Commissione Europea due interrogazioni urgenti, facendo riferimento sia ai trasporti marittimi che aerei da e per la Sardegna, per sensibilizzare l'istituzione Europa verso il problema dei Sardi. Guardare alle tecnologie del futuro in tema di trasporti senza avere risolto i problemi del passato è sinonimo di quella distanza che i cittadini Sardi avvertono rispetto alla politica.

*eurodeputato


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