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Oristano NewsnotizieportotorresPoliticaAmministrazione › Psd’Az: «la giunta Wheeler si pronunci sulla chimica verde»
Mariangela Pala 22 giugno 2017
Psd’Az: «la giunta Wheeler si pronunci sulla chimica verde»
Il protocollo sulla chimica verde è stato ripreso in mano dalle forze politiche con l’obiettivo di essere integrato con nuovi investimenti, ma su questo argomento la politica locale non proferisce parola, nonostante rappresenti uno dei temi principali che coinvolge il destino dell’intero territorio del Nord Sardegna


PORTO TORRES - Un tema di grande attualità: la chimica verde torna ad essere discussa nei principali tavoli della politica nazionale e regionale. Il 26 maggio l’Ad di Eni Claudio Descalzi ha dichiarato pubblicamente la volontà di investire 300 milioni di euro nella “fase 3” della chimica verde a Porto Torres da inserire in un Accordo di programma quadro da sottoporre al governo entro il mese di luglio che vincoli l’azienda del cane a sei zampe rispetto agli impegni presi. Un progetto complessivo quello del protocollo d’intesa del 2011 di 1 miliardo e 200 milioni euro di cui 500 destinati al progetto Matrìca e 230milioni alla centrale cogenerativa a biomasse.

Per le bonifiche invece si prevede un investimento ulteriore di 290milioni di euro di fronte ai 264 già spesi. L’impegno sottoscritto dal Comune di Porto Torres, Regione, Governo e forze sociali d’intesa con Eni conteneva, tra l’altro, la dismissione di diversi impianti di chimica di base e la riconversione dell’area della Marinella in industrie ecocompatibili a bassissimo impatto ambientale. Ora quel protocollo è stato ripreso in mano dalle forze politiche con l’obiettivo di essere integrato con nuovi investimenti, ma su questo argomento la politica locale non proferisce parola, nonostante rappresenti uno dei temi principali che coinvolge il destino dell’intero territorio del Nord Sardegna.

La mozione presentata dal capogruppo sardista Costantino Ligas «impegna il sindaco a relazionare in aula sullo stato di attuazione dell’intesa sottoscritta nel maggio 2011 e diffida il Sindaco dal firmare un nuovo Protocollo d’intesa se prima non si fa chiarezza su impegni assunti e disattesi da Eni o da soggetti terzi, in primis l’avvio della reale bonifica del sito di Minciaredda». Il progetto della chimica verde prevedeva la realizzazione di sette impianti per la produzione di monomeri-bio, lubrificanti-bio, impianti bio-fillers e bio-additivi per gomme. Nella medesima intesa vi era l’impegno di coinvolgere nel progetto il sistema delle imprese e maestranze locali. Oggi Eni e Regione stanno discutendo della cosiddetta “fase 3” del progetto di chimica verde a Porto Torres ma per l’esponente sardista «il consiglio comunale di Porto Torres non è stato minimamente coinvolto in uno dei progetti strategici che riguarda il futuro della nostra città e del nostro territorio».

Ragioni che spingono il capogruppo Ligas a chiedere a sindaco e giunta «di essere messi a conoscenza di eventuali modifiche progettuali apportate al progetto Nuraghe, successive al periodo in cui lo stesso era stato presentato nel consiglio comunale di Porto Torres», considerando che «la maggioranza che governa attualmente Porto Torres ha sempre evitato in questi due anni di amministrazione di assumere una posizione chiara sul futuro della nostra area industriale». Lo stesso programma elettorale del Movimento 5 stelle si sofferma «su questioni di scarsa rilevanza sociale e non fa un minimo accenno a progetti industriali che creano sviluppo e crescita occupazionale».


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