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Red 17 giugno 2017
Nord Sardegna cresce del 1,17percento
Il Rapporto delle imprese analizza e studia il contesto imprenditoriale del nord dell´Isola. Uno strumento capace di individuare le variazioni ed i mutamenti del sistema delle imprese nei novantadue Comuni del territorio


SASSARI - Da sei anni, il Rapporto delle imprese analizza e studia il contesto imprenditoriale del nord Sardegna. Uno strumento capace di individuare le variazioni ed i mutamenti del sistema delle imprese nei novantadue Comuni del territorio. Ieri (venerdì), sono stati evidenziati i dati tratti peculiari dello studio. Presenti all'incontro i vertici camerali, il presidente della Camera di commercio Gavino Sini ed il segretario generale Pietro Esposito. Un osservatorio che scruta ed analizza l’ambiente imprenditoriale e che la Camera di commercio di Sassari ha individuato come documento strategico di conoscenza a beneficio di operatori economici, enti pubblici e studiosi degli andamenti territoriali.

Nel 2016, il nord Sardegna è cresciuto con un tasso del 1,17percento (0,81 Sassari e 1,71 Gallura), superiore al tasso di crescita medio dell’Isola, che si attesta sull’1,13percento. L’effervescenza imprenditoriale è più spiccata su Olbia-Tempio, che ha un saldo positivo di 397 imprese contro le 279 del Sassarese. Per un computo vede Sassari con 34.567 e la Gallura con 23.536 per un totale 58.103. Tra i settori, il commercio, i servizi, l’agricoltura-pesca e le costruzioni sono quelli più rilevanti. Mentre, tra i Comuni, Sassari cresce dello 0,99percento, Olbia del 2,11percento e Tempio Pausania dell’1,33percento. Tra le forme societarie più utilizzate, le società di capitali, nel 2016, hanno raggiunto numeri interessanti:+ 4,67percento.

Questi sono solo alcuni dei dati rilevati nell’ambito dell’analisi camerale ed inseriti nel Sesto rapporto delle imprese, che approfondisce gli studi settoriali per conoscere il territorio, le sue imprese, le dinamiche di crescita e per programmarne le dinamiche di sviluppo. Di una Camera di commercio capace di vantare un un bilancio sano, con quasi 90mila euro in attivo, e che ha visto le aziende risparmiare quasi la metà del diritto annuale (-40percento) e poter fruire di un ente i cui servizi hanno mantenuto buoni standard ad iniziare dai voucher a “burocrazia zero” che sono stati nell’ultimo triennio ben oltre 400, a beneficio di altrettante iniziative imprenditoriali che hanno puntato sugli eventi per promuovere la loro azienda all’estero. Si aggiungono poi i voucher per l'innovazione e la formazione manageriale. A proposito di formazione, elemento fondamentale per conoscere il mercato ed attività che funge da stimolo alla crescita, sono state ben 2.200 le imprese coinvolte e, insieme a loro, anche numerosi enti pubblici. Perchè la crescita del territorio passa da tutte le sue componenti.

Per un nord Sardegna che ha il tasso di natalità imprenditoriale più alto dell'Isola, questo grazie anche alle attività di affiancamento e di consulenza alle iniziative aziendali per 220 giovani, con tante idee ed energie e che l'Ente camerale sostiene nell'importantissima fase di start up aziendale, con l’Azienda speciale Promocamera impegnata su ben tre progetti finanziati con i fondi comunitari (favorire reti di imprese, nascita di nuove iniziative imprenditoriali e trasferimento tecnologico tra le aziende sarde e quelle continentali). «Il nord Sardegna tiene e dà segnali di ripresa - dichiara Sini - non è un proclama, anzi. Ma posto che sia giusto tenere i piedi per terra lo è altrettanto individuare le positività di un territorio che sembra aver individuato i metodi per adattarsi alla crisi economica cercando la via di una lenta ma costante crescita. Merito delle imprese e merito anche di enti come le Camera di Commercio che le sostengono e valorizzano le loro azioni in un momento, come questo, non semplice per il nostro sistema economico».

Nella foto: un momento dell'incontro
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