Sindaco, assessore e presidente della Commissione sanità di Alghero faccia a Faccia col direttore dell´area socio-sanitaria di Sassari, Giuseppe Pintor, e i suoi collaboratori. In arrivo un "responsabile" per il Centro di Salute Mentale. Intanto Tedde (Fi) chiede «una forte reazione da trasferire a Cagliari»
ALGHERO - Cardiologia con una propria autonomia. Attivazione dell'unità di terapia intensiva polispecialistica. Potenziamento della Chirurgia e del Punto nascita. Maggiore attenzione alla medicina del territorio, dotando Serd e Centro di Salute Mentale di professionalità in numero maggiore.
Sono alcuni dei temi trattati dal sindaco di Alghero che questa mattina ha incontrato, insieme all'assessore alle Politiche Sociali Marisa Castellini e al presidente della Commissione Sanità del Comune Mario Nonne, il direttore dell'area socio-sanitaria di Sassari Giuseppe Pintor e i suoi collaboratori, alla presenza della direttrice distrettuale di Alghero Serenella Zedda, e del direttore sanitario del presidio di Alghero Elio Manca. L'incontro svoltosi presso l'Ospedale Marino, segue la visita effettuata nella giornata di giovedì all'ospedale Civile [
LEGGI].
«La priorità resta l'approvazione in Consiglio regionale della nuova rete ospedaliera, sia per gli interventi strutturali sbloccabili sui presidi di Alghero, che per la realizzazione effettiva del polo ospedaliero. Nel frattempo si lavora ed è essenziale fare delle scelte che vadano incontro agli utenti» ha rimarcato con forza Mario Bruno, che nelle prossime settimane incontrerà il Direttore generale Fulvio Moirano e l'Assessore regionale alla Sanità Luigi Arru.
Riflettori puntati sulle condizioni della sanità algherese anche per i due consiglieri comunali di Forza Italia, Marco Tedde ed Edoardo Tocco, che sempre questa mattina hanno fatto un sopralluogo al Civile. Tutto all'attacco di Pigliaru e Arru l'intervento degli azzurri: «E' evidente che è in atto un tentativo di depotenziare la sanità di Alghero e Ozieri». Questo è il loro giudizio. Parlano di «declassificazione strisciante che rischia di pregiudicare non solo il 1° livello, ma la stessa qualificazione di ospedale di base, col depauperamento di tradizionali eccellenze in grado di servire in modo efficace bacini di utenza molto ampi». Fra queste menzioniamo la preannunciata retrocessione del Centro Trasfusionale di Alghero a semplice emoteca nonostante le donazioni di sangue siano cresciute del 300% e sia aumentata la produzione di plasma per emoderivati.
Insomma, per Tedde e Tocco si tratterebbe di un vero e proprio quadro da "Caporetto" della sanità. «Ma il territorio deve reagire in modo più forte» concludono i due forzisti che si rivolgono al sindaco chiedendogli di accantonare definitivamente quelli che indicano come «atteggiamenti contraddittori e altalenanti» e «di mettersi a capo di una protesta corale da trasferire a Cagliari, sotto gli uffici di Pigliaru».