SASSARI - L'industrializzazione in Sardegna ha lasciato dietro di sé una scia di interrogativi e ha aperto un dibattito che tocca temi diversi e interconnessi: il lavoro, l'inquinamento, l'ambiente, il futuro. "Il futuro che ci riguarda" è infatti il titolo della rassegna cinematografica promossa, a partire da giovedì 11 maggio alle 16.30, dall'insegnamento di Microbiologia agraria del Corso di laurea in Scienze e tecnologie agrarie-Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari, in collaborazione con l'Associazione studenti di Agraria.

Nell'aula Magna del dipartimento in viale Italia 39, sarà proiettato in anteprima il documentario "Senza passare dal VIA", di Antonio Sanna e Umberto Siotto, sull’insediamento dell’industria chimica ad Ottana. Il film costituisce un'occasione di dibattito sugli sviluppi futuri a partire da una lettura critica di ciò che ha rappresentato la politica industriale in Sardegna dagli anni '60, attraverso i racconti diretti dei protagonisti della vicenda.

"Senza passare dal VIA" (Arkaosfilm) è un documentario-inchiesta di 82 minuti unico nel suo genere, poiché rappresenta il primo tentativo di raccontare in maniera organica ciò che poteva essere e ciò che non è stata l'industria chimica ad Ottana. Il film è autoprodotto e autofinanziato, se si esclude un contributo dell'Istituto superiore regionale etnografico (ISRE).

La proiezione sarà preceduta alle 16.00 da una conferenza stampa alla quale interverranno gli autori assieme alla coordinatrice Marilena Budroni (docente di Microbiologia agraria), Salvatore Corveddu, ex segretario nazionale della CGIL chimici, Francesco Cresci, presidente dell'Associazione studenti di Agraria. Sono previsti i saluti del Magnifico Rettore Massimo Carpinelli, del direttore del dipartimento di Agraria, Antonello Pazzona, del presidente del Corso di laurea in Scienze e tecnologie agrarie, Michele Gutierrez. La rassegna andrà avanti con altri documentari che racconteranno i processi di industrializzazione a Sarroch e nel Sulcis.