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Red 21 aprile 2017
In pensione il vecchio acquedotto per Lodè e Mamone
Attivati i primi 3,5chilometri di condotte in ghisa sferoidale al posto delle vecchie tubature colabrodo in polietilene. Entro maggio, saranno operativi altri 5,5chilometri


LODE' - Un intero Comune ed una colonia penale alimentati da un lungo tubo in polietilene, materiale plastico (del tutto inadatto a garantire il servizio) che per 9chilometri attraversava un territorio impervio e colpito dalle alluvioni: Abbanoa ha eliminato una pesantissima eredità delle precedenti gestioni che rendeva critico l’approvvigionamento idrico del Comune di Lodè e del carcere di Mamone. Grazie ad un investimento di oltre 2milioni di euro, è stato realizzato un nuovo acquedotto in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta, pozzetti e camere di manovra per una migliore gestione, ma anche il raddoppio del serbatoio al servizio della struttura detentiva.

Ieri (giovedì), sono stati attivati i primi 3,5chilometri del nuovo acquedotto che dal partitore di Nortiddi in territorio di Onanì (diramazione per Mamone) arriva fino alla località di Cogoli per ricongiungersi ad un tratto di circa 8chilometri in direzione Lodè, già sostituito con condotte in ghisa sferoidale negli anni passati. Nelle prossime settimane, sarà attivato il tratto di 5,5chilometri, che va da Nortiddi fino al partitore di Punta Noria in territorio di Bitti (diramazione dal ramo principale dell’acquedotto di Sos Canales). I lavori sono ormai a buon punto ed a breve saranno effettuati i collaudi e la messa in esercizio di tutte le opere realizzate.

L’intervento, oltre alla posa del nuovo acquedotto, ha riguardato anche una serie di nuove opere per rendere efficiente l’intero sistema di approvvigionamento. Per Mamone è stato raddoppiato il serbatoio: alla vasca esistente da 130metri cubi, infatti, se n’è aggiunta un’altra con la stessa capienza. In questo modo la struttura avrà una risorsa adeguata per far fronte a tutte le proprie necessità, ma anche una maggiore pressione nella rete interna (anch’essa sostituita). Lungo il nuovo acquedotto sono stati installati anche sedici apparecchi di sfiato, diciassette impianti di scarico e realizzati sei pozzetti di manovra.

Sono stati rifatti anche gli attraversamenti sia delle strade secondarie sia dei diversi corsi d’acqua che l’acquedotto incrocia lungo il suo tracciato. Le nuove condotte passano dentro un controtubo interrato in acciaio che le proteggerà dalle alluvioni. Negli anni passati, il vecchio acquedotto aveva subito danni ingenti dalle piene dei torrenti tanto da causare lunghe interruzioni del servizio. Tutti problemi che saranno superati grazie al nuovo acquedotto. Inoltre, l’eliminazione delle dispersioni che caratterizzavano le condotte ormai in pensione consentirà di avere a disposizione maggiore risorsa da distribuire anche negli altri centri serviti da Sos Canales.


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