La drammaturgia è scritta a quattro mani da Marcello Fois e Serena Sinigaglia, attingendo alle caratteristiche linguistiche della Barbagia. La lingua spagnola sposa la parlata barbaricina, in uno dei testi più rappresentativi del teatro moderno
CAGLIARI - Dopo sette anni dalla prima rappresentazione a Cagliari (2010) Nozze di sangue, spettacolo molto apprezzato e diventato simbolo del repertorio del Teatro di Sardegna è stato ripreso e riprodotto da Sardegna teatro con un nuovo cast. Lo spettacolo, trasposto dalla lingua spagnola parlata in Andalusia (area in cui lo spagnolo possiede varianti proprie) alla lingua sarda (variante barbaricina) da Marcello andrà in scena tra Cagliari e Nuoro dal 21 al 29 aprile 2017 (21/22/23 Teatro Massimo, Cagliari – 28/29 Teatro Eliseo Nuoro).
La drammaturgia è scritta a quattro mani da Marcello Fois e Serena Sinigaglia, attingendo alle caratteristiche linguistiche della Barbagia. La lingua spagnola sposa la parlata barbaricina, in uno dei testi più rappresentativi del teatro moderno. Dopo un periodo di lavoro per la ripresa lo spettacolo andrà in scena con un nuovo cast composto dagli attori storici presenti anche nella prima versione dello spettacolo - Lia Careddu (Sa mama), Maria Grazia Bodio (Sa teracca - Sa bichina), Isella Orchis (Sa muzere), Cesare Saliu (Su babbu) e con l’ingresso dei nuovi giovani attori Fulvio Accogli (La luna – la mendicante), Daniel Dwerryhouse (Lenardu), Astrid Meloni (S’isposa) e Luigi Pusceddu (S’isposu ).
Serena Sinigaglia, affermata regista tra le più impegnate nel panorama nazionale,cura la regia di un dramma che si respira già dalle prime scene. Serena Sinigaglia ha scelto voci, parole e volti dei primi del Novecento sardo per avvicinare l’Andalusia degli anni Trenta a realtà più consone alle storie sarde. La messa in scena è impreziosita dalla musica di Gavino Murgia, compositore con profonde radici nella musica sarda, radici costantemente intrecciate nel suo percorso musicale da jazzista e capace di contaminare il jazz di suoni arcaici mediterranei.
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