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Mariangela Pala 27 marzo 2017
Porto Torres: operai Geosar ricevuti in Comune
I 26 lavoratori Geosar di Porto Torres rimasti disoccupati dal 31 dicembre scorso questa mattina si sono presentati in Comune per parlare della loro situazione con il primo cittadino Sean Wheeler assente perchè impegnato a Cagliari presso la sede regionale


PORTO TORRES - I 26 lavoratori Geosar di Porto Torres rimasti disoccupati dal 31 dicembre scorso questa mattina si sono presentati in Comune per parlare della loro situazione con il primo cittadino Sean Wheeler assente perchè impegnato a Cagliari presso la sede regionale. La delibera della giunta regionale del 13 gennaio ha escluso il comune turritano dal Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna e pertanto l’amministrazione comunale non potrà più utilizzare gli ex Lsu per gli interventi di manutenzione svolti dal 2006 - da quando fanno parte della Geosar – a Porto Torres all'Asinara.

«L’accordo del 2006 includeva svariati comuni della Sardegna fra cui Porto Torres che nel nuovo bando è stata esclusa, ma - ha spiegato agli operai l’assessore ai lavori pubblici, Alessadro Derudas - non è escluso che veniate chiamati dai comuni di Alghero o di Sassari che ne hanno fatto richiesta». I lavoratori chiedono sostegno all’amministrazione «che è tre mesi che sta dormendo mentre il primo cittadino sta russando», dicono. Gli operai percepiscono circa 800 euro al mese di Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego), una indennità di disoccupazione che ha una durata limitata di circa due anni.

«Le preoccupazioni dei lavoratori sono comprensibili – afferma il vicesindaco Marcello Zirulia – perché il sussidio di disoccupazione tampona l'emergenza, ma non dà garanzie per l'immediato futuro. Da parte dell'Amministrazione c'è stata e c'è tutt'oggi un'attività di sensibilizzazione per sollecitare la Regione a rivedere questa decisione. È una scelta che non dipende dalla nostra volontà e le cui conseguenze purtroppo ricadono anche sul Comune, poiché attraverso la Geosar potevamo sostenere tutte quelle attività ordinarie in città e sull'isola dell'Asinara, che non è possibile portare avanti con le poche unità a disposizione dell'ufficio Manutenzioni». Intanto proseguono le interlocuzioni con la Regione. «Con i dipendenti della Geosar ci incontreremo nuovamente nei prossimi giorni. Ci auguriamo che la Regione trovi presto una soluzione concreta per questi lavoratori – conclude l'assessore – e che torni sulla decisione presa».


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