Il referendum comunale sulla gestione diretta del servizio idrico non ha raggiunto il quorum. La percentuale dei votanti si è fermata al 33,02%, molto al di sotto del 50%. Le parole del sindaco Tendas
ORISTANO - «La voce degli 8731 cittadini che hanno partecipato alla consultazione referendaria e hanno espresso dissenso verso l’operato di Abbanoa sarà adeguatamente difesa e rappresentata. L’impegno del Comune è totale, lo è oggi, ma lo è sempre stato anche in passato. Lo dimostrano le azioni condotte anche in sede giudiziaria». Lo ha detto il sindaco di Oristano Guido Tendas, questa mattina, durante una conferenza stampa convocata per fare un’analisi del voto referendario di domenica sulla gestione diretta al comune del servizio idrico.
Il referendum comunale sulla gestione diretta del servizio idrico non ha raggiunto il quorum. La percentuale dei votanti si è fermata al 33,02%, molto al di sotto del 50% più uno necessario perché la consultazione fosse valida. Alla chiusura dei seggi gli oristanesi che si sono recati nelle 36 sezioni elettorali sono stati 8815. Altissima la percentuale dei sì: 99,18% per 8731 voti validi. I no si sono fermati allo 0,82%. Solo 72 oristanesi hanno votato contro la proposta referendaria.
«Non mi meraviglia il risultato, i cittadini hanno capito che si trattava di una consultazione che non avrebbe portato da nessuna parte, ma la voce di chi si è espresso a favore del quesito impone un’azione ancora più incisiva nei confronti della società che gestisce il servizio idrico. Già da oggi chiederò all’Amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti un incontro per dare soluzione ai troppi contenziosi aperti con i cittadini di Oristano – ha proseguito Tendas -. Solleciterò l’applicazione della rateizzazione massima ed un diverso modo di affrontare il rapporto con l’utente. La voce di tutti i cittadini merita di essere ascoltata».
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