Soddisfatte le consigliere di maggioranza e le assessore della Giunta Bruno per il «risultato storico» ma critiche nei confronti di una collega dell´opposizione, la consigliera Monica Pulina del Gruppo Misto, per l´atteggiamento tenuto durante la seduta
ALGHERO - Il Piano di Valorizzazione e Conservazione dell'area di Bonifica di Alghero è stato adottato ieri notte dal Consiglio comunale in una lunga seduta terminata dopo le 23 [
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GUARDA]. Tredici i voti favorevoli (della maggioranza) e due i contrari (Movimento Cinque Stelle). All'indomani del via libera del piano non mancano le polemiche da parte dell'opposizione e dei comitati dell'agro.
Soddisfatte le consigliere di maggioranza e le assessore della Giunta Bruno per il «risultato storico» ma critiche nei confronti di una collega dell'opposizione, la consigliera Monica Pulina del Gruppo Misto [
LEGGI], che «ha offeso e mancato di rispetto in maniera inequivocabile a tutta l’aula consiliare, con parole pesanti e sconsiderate nei confronti della Giunta e del Sindaco, ma soprattutto del consigliere Mario Nonne. Un’assurda ed inadeguata carrellata di insulti personali che minano la credibilità delle Istituzioni rappresentate dalla stessa consigliera Pulina e che portano ad alimentare un odio ingiustificato nei confronti di chi, democraticamente eletto, ogni giorno si mette al lavoro con sacrificio per raggiungere obiettivi e traguardi utili per la collettività e per la città stessa».
E concludono: «Come donne ci chiediamo e ci interroghiamo su come possa essere possibile pretendere di ottenere rispetto e credibilità da parte della società e concorrere per il raggiungimento di quella parità tanto sognata ed inseguita da tempo se per prime ci rendiamo complici di atti tanto bassi e vili che ledono il lavoro duro che ogni giorno e con tanta fatica tentiamo di portare avanti. Un esempio su tutti è la Commissione Pari Opportunità, che dovrà essere in grado di portare avanti le istanze e le richieste di noi donne e di sensibilizzare il resto della società nell’interesse collettivo. Ma non possiamo pretendere di fornire insegnamenti o avere richieste se non prendiamo coscienza, per prime e come donne, di voler essere all’altezza del nostro ruolo nella società e ancor più nelle Istituzioni che siamo chiamate a rappresentare».
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