Skin ADV
Oristano News
Notizie    Video   
NOTIZIE
Oristano News su YouTube Oristano News su Facebook Oristano News su Twitter
Oristano NewsnotizieportotorresCronacaAssociazionismo › Blitz al Centro accoglienza Li Lioni: attivisti allontanati
Mariangela Pala 20 febbraio 2017
Blitz al Centro accoglienza Li Lioni: attivisti allontanati
Sabato una delegazione di tre attiviste della campagna LasciateCIEntrare è tornata a visitare il Centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo gestito dall´associazione Janas Internationa nel capannone sulla strada sterrata, a pochi metri dalla Statale 131 per monitorare la situazione


PORTO TORRES - Sabato una delegazione di tre attiviste della campagna LasciateCIEntrare è tornata a visitare il Centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo gestito dall'associazione Janas Internationa nel capannone sulla strada sterrata, a pochi metri dalla Statale 131 per monitorare la situazione. L'ex discoteca Kiss Kiss era stata sotto la lente della Campagna già dal mese di giugno 2016, ben prima degli episodi di violenza che a ottobre portarono all'arresto di 10 migranti.

«Eravamo già state qui nel giugno del 2016 - raccontano le componenti della delegazione - e abbiamo chiesto di poter chiacchierare con qualcuno degli ospiti, in particolare con le donne che sappiamo essere ancora presenti nel centro». Nonostante le precedenti segnalazioni la situazione è sempre più preoccupante: «Alla nostra richiesta l'operatore del centro ci ha accompagnato verso l'uscita del cancello esterno pretendendo un'autorizzazione per fare una chiacchierata anche all'esterno della struttura. Il custode lo ha chiuso in malo modo e lo ha bloccato con un lucchetto».

Anche se nella struttura ci sono persone adulte e libere, senza il consenso del direttore non è possibile comunicare con l'esterno: «Gli ospiti e le ospiti di questo centro 'appartengono' al gestore o a chi in quel momento vi fa da custode/operatore» denunciano le attiviste. Per la Campagna LasciateCIEntrare «risulta particolarmente grave il fatto che un luogo del genere possa essere stato autorizzato ad accogliere persone e che ancora donne e minori si trovino qui, in dispregio a quanto previsto sulla tutela dei soggetti vulnerabili. Chi garantisce l'incolumità di queste persone? Rappresenta questo un luogo sicuro?». Il direttore del Centro risponde alle accuse sostenendo che gli attivisti non avevano alcuna autorizzazione rilasciata dalla Prefettura necessaria per entrare.


Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)