Mariangela Pala
16 gennaio 2017
Capitta presenta il suo ultimo romanzo a Porto Torres
Lo scrittore sassarese Alberto Capitta sarà ospite presso la libreria Koinè per presentare il suo ultimo romanzo "L´ultima trasfigurazione di Ferdinand" un´opera accolta dalla critica e dal pubblico con enorme favore. L’appuntamento è per venerdì 20 gennaio alle 18
PORTO TORRES - Lo scrittore sassarese Alberto Capitta sarà ospite presso la libreria Koinè per presentare il suo ultimo romanzo "L'ultima trasfigurazione di Ferdinand" un'opera accolta dalla critica e dal
pubblico con enorme favore. L’appuntamento è per venerdì 20 gennaio alle 18 nella sede di corso Vittorio Emanuele per raccontare l’arte narrativa dell’autore presentato da Agostino Loriga. Il talento di Ferdinand è la recitazione, un’autentica vocazione che gli permette d’inabissarsi nei personaggi fino al limite estremo della trasfigurazione nell’altro da sé.
Il giovane Ferdinand fa presto i conti con la benedetta maledizione di queste sue metamorfosi. È appena un bambino quando perde un dente per il ceffone di un padre che detesta vederlo travestirsi: il giorno in cui il bimbo indossa per gioco una gonna l’uomo perde le staffe e lo colpisce. Ferdinand cresce silenzioso, appartato. Accompagna i suoi pensieri un paesaggio del Nord, fatto di chiatte che scivolano lungo i canali e di pescaie sotto la neve. Unica consolazione è la tomba del fratellino morto, dove trascorre ore, nel piccolo cimitero del villaggio, e inventa mondi d’immedesimazione. Quel piccolo, morto anni prima che lui nascesse, portava il suo nome e cognome e l’idea di un doppio adagiato nella terra accompagnerà per sempre le sue giornate.
Inizia così la vicenda umana di Ferdinand Lieber, il grande Lieber, come lo chiameranno quando l’amore per i travestimenti confluirà nell’amore per la scena e lui diverrà “attore mai eguagliato”. Tutti si domandano a quali forze faccia appello per calarsi nelle sue trasfigurazioni: per quelle è diventato celebre e per quelle la gente corre a vederlo. In un’Europa tormentata dalla continua minaccia della guerra, Ferdinand, gigante della scena, passa di trionfo in trionfo: finché una sera la visione di un atto crudele gli mostra la misera sostanza della sua arte.
È una rivelazione dura. Dopo un ritorno alla tomba del doppio, sarà l’esilio. Ma una piccola isola mediterranea lo accoglie. Una ragazza, Stella, è il solo interlocutore di questi mesi di pace. E il destino non ha ancora concluso la sua opera. La vecchia passione potrebbe riemergere e prodursi nell’ultima grande trasfigurazione di Ferdinand Lieber. Alberto Capitta è nato a Sassari dove vive e lavora. Autore di quattro romanzi per Il Maestrale: Creaturine (2004; finalista Premio Strega nel 2005; premio Lo Straniero nel 2006); Il cielo nevica (2007; già Guaraldi 1999); Il giardino non esiste (2008); Alberi erranti e naufraghi (2013; Premio Brancati e Libro dell’anno di Fahrenheit).
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