L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto accertamenti da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte in merito ai lavori nella spiaggia di Spalmatore
OLBIA - L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, ha inoltrato stamane un’istanza per lo svolgimento di accertamenti e l’adozione di provvedimenti riguardo un cantiere edilizio per la ristrutturazione e ampliamento di una struttura turistica, aperto da qualche mese intorno alla spiaggia di Spalmatore, sull’Isola di La Maddalena. Coinvolti la Regione autonoma della Sardegna (Direzioni generali della Pianificazione e Vigilanza edilizia nonché del Demanio, Servizio valutazioni ambientali, Servizio tutela del paesaggio), la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, l’Ente parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, il Ministero dell’Ambiente, mentre è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania per gli aspetti di eventuale competenza.
In seguito a segnalazioni di residenti e a una prima richiesta ecologista di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (11 ottobre 2016), è stato possibile appurare l’avvenuto rilascio del provvedimento unico da parte del Suap del Comune di La Maddalena. Tutto questo previa acquisizione di autorizzazione paesaggistica condizionata a una serie di modifiche e parere positivo al termine della procedura di valutazione di incidenza ambientale, mentre si ignora l’eventuale conseguimento o meno del parere da parte dell’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e da parte del Soprintendente.
Il rilascio dell’autorizzazione definitiva alla realizzazione dell’intervento, però, risulta in contrasto con il piano paesaggistico regionale. Per questo l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto «rapidi accertamenti da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte, nonché gli opportuni provvedimenti di annullamento in via di autotutela delle autorizzazioni emanate e, se necessario, provvedimenti cautelari da parte della competente magistratura».
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