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Oristano NewsnotiziealgheroOpinioniReferendumVittoria popolare in difesa della Costituzione
Fiorella Tilloca 6 dicembre 2016
L'opinione di Fiorella Tilloca
Vittoria popolare in difesa della Costituzione


Il messaggio che arriva dal popolo italiano a difesa della Costituzione è un messaggio di saggezza: le regole del gioco democratico si cambiano insieme. La vittoria del No ha salvato l’unico elemento che ha garantito coesione in questi anni: la Costituzione. Gli elettori non sono caduti nella trappola di chi ha giocato a dividere, a condizionare, a spaventare pur di rimanere abbarbicato a Palazzo Chigi e la punizione è stata severa. E’ del tutto evidente che Renzi è stato bocciato non solo per l’impostazione data al referendum ma anche per le scelte fatte in politica sociale ed economica. Renzi ha puntato apertamente a destra per vincere, per conquistare quel ceto medio filo-governativo da sempre favorevole alla stabilità. Ma stavolta ha sbagliato i calcoli perché proprio quei ceti medi in sofferenza, timorosi del futuro, angosciati a causa della crisi e della precarietà del lavoro hanno colto l'occasione per esprimere il loro mal contento sociale.

Quasi il 60% dei cittadini italiani, pari a 19.419.507 milioni di voti ha mostrato chiaramente che il paese non è cosi diviso, e che c'è una maggioranza molto ampia che si riconosce e difende la Costituzione repubblicana. I Sardi in generale e gli Algheresi in particolare hanno parlato ancora più chiaramente, il 72,2% dei sardi e il 71,8% degli algheresi hanno bocciato sonoramente una riforma della costituzione che voleva cancellare l'autonomia sarda, con una politica neo giacobina di ricentralizzazione dello Stato, un chiaro avvertimento alla Giunta Regionale e al Sindaco della nostra città, apertamente schierati con il SI e con le politiche renziane di smantellamento dell'autonomia sarda. Il risultato cittadino è figlio anche dell'impegno del gruppo locale di Sinistra Italiana che in questi lunghi mesi di campagna referendaria ha dapprima raccolto firme, poi organizzato tre diverse iniziative pubbliche ampiamente partecipate, ha provveduto ad attacchinare oltre 100 manifesti, ed ha sino a venerdì volantinato per le vie di Alghero.

La giunta comunale democristiana di Alghero, con Bruno/Usai/Lampis come responsabili politici, dovrà prendere atto della sonora sconfitta delle politiche nazionali che hanno permesso il suo galleggiamento locale. A sinistra non è il momento unicamente delle recriminazioni. Ora più che mai serve il dialogo con quelli che vogliono difendere gli interessi dei ceti deboli della nostra società, specialmente con tutti i compagni impegnati in questa campagna referendaria nella difesa della Costituzione e che non hanno fatto da stampella al governo democristiano algherese. Serve un partito con un netto profilo di sinistra, e una sconfitta così forte del Partito della Nazione/PD richiede una leadership di tutto il centrosinistra diverso di quello attuale.

*per Sinistra Italiana Alghero


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