Nel progetto del servizio di elisoccorso sull´Isola illustrato da Luigi Arru in commissione Sanità, che prevede la dislocazione dei mezzi nelle basi di Alghero, Cagliari ed Olbia, la grande esclusa è Nuoro. Insorgono i suoi rappresentanti politici
NUORO - Un coro bipartisan contro l'assessorato alla Sanità per il progetto del servizio di elisoccorso sull'Isola, illustrato da Luigi Arru in commissione Sanità, che prevede la dislocazione dei mezzi nelle basi di Alghero, Cagliari ed Olbia. Esclusa eccellente Nuoro, che insorge con i suoi rappresentanti politici, dopo la presa di posizione ieri di Luigi Crisponi dei Riformatori, di Emilio Usula dei Rossomori, del vicecapogruppo in Consiglio Roberto Deriu (Pd) e di Roberto Capelli deputato Cd.
«Poco importa ai professori della Giunta regionale che l'attuale servizio di pronto intervento e soccorso oggi assicurato in convenzione con l'elicottero dei Vigili del Fuoco anziche' 90 milioni, costi poco piu' di un milione di euro all'anno, tanto paga pantalone. Ma la beffa atroce che aggiunge nubi sulla notizia data dall'Assessore Arru in sede di audizione presso la commissione Sanità in Consiglio Regionale, è che nonostante Nuoro sia destinata a diventare la sede dell'Areus (Azienda regionale per l'emergenza urgenza-118), si preveda la dislocazione dei tre elicotteri nelle basi di Alghero, Olbia e Cagliari» tuona Crisponi.
«E' assurdo che, nonostante Nuoro disponga di un idonea e attrezzata elibase proprio a fianco dell'Ospedale San Francesco, praticabile anche in notturna, venga scartata a priori. Come è incredibile che in considerazione della orografia del territorio proprio quella elibase sarebbe la piu' funzionale per raggiungere in volo tutti i piccoli comuni del centro Sardegna isolati da una rete viaria dell'800 e fra altro spogliati dei presidi ospedalieri da una riforma sanitaria sciagurata» conclude Crisponi.
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