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Oristano NewsnotiziecagliariEconomiaEconomia › Cresce il mercato immobiliare. Cagliari al top: +22%
Red 22 novembre 2016
Cresce il mercato immobiliare
Cagliari al top: +22%
Secondo i dati elaborati dal Centro studi della Cna l’uscita dalla fase di recessione riguarda i principali ambiti di mercato: la crescita prevista è stimata in un +20% per il residenziale e il non residenziale


CAGLIARI - Il 2016 conferma finalmente l’avvio di un nuovo ciclo espansivo per il mercato immobiliare regionale e sembra chiudere la lunga crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni. Con poco più di 19.200 transazioni complessive registrate nel primo semestre la Sardegna registra una crescita del 19% rispetto al 2015. Lo scorso anno aveva segnato infatti una ripartenza (+4%) pur mantenendo una certa incertezza e instabilità del marcato: il segmento residenziale cresceva, mentre quello non residenziale, dopo il balzo del 2014, aveva registrato una nuova battuta d’arresto.

Secondo i dati elaborati dal Centro studi della Cna l’uscita dalla fase di recessione riguarda i principali ambiti di mercato: la crescita prevista è stimata in un +20% per il residenziale e il non residenziale, mentre si registrano ancora maggiori variabilità all’interno del comparto non abitativo. In Sardegna il 2015 si è chiuso con 10.182 transazioni di abitazioni pari all’8% in più rispetto al 2014, un risultato che ha migliorato le stime basate sul trend del primo semestre dello scorso anno. «L’attesa fuoriuscita dalla crisi è finalmente arrivata e soprattutto risulterebbe consolidata dai risultati del primo semestre 2016, quando le transazioni sono aumentate ancora, quasi del 20%» commentano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna sarda e presidente della Cna Costruzioni.

Nei comuni capoluogo, primi territori a trainare il mercato fuori dalla crisi già nel 2014, il numero di transazioni immobiliari residenziali nel 2015 era pari a 2.572 (+10% rispetto al 2014). Il risultato del primo semestre 2016 indica un sensibile rafforzamento della crescita (+21%) che, se confermata nella seconda metà dell’anno, porterebbe il mercato sopra le 3mila transazioni, come non accadeva dal 2011. Dal 2015 – evidenzia la Cna - si avvia la ripresa anche tra i comuni minori che, con 7.609 transazioni, crescono del 7% rispetto al 2014. Ma soprattutto, al pari di quanti osservato per le quattro città capoluogo, il trend espansivo si dovrebbe consolidare nel 2016, stante il risultato del primo semestre (+18%).

Province. Analizzando il dato territoriale Cagliari è l’unica provincia sarda dove il mercato immobiliare residenziale torna a rianimarsi sia nel capoluogo che nei comuni minori già nel 2014 (tassi positivi rispettivamente del 12% e 1%). Nel 2015 il trend complessivamente espansivo si consolida ed è pari all’11% e 9% nelle due aree urbane, per proseguire nel 2016 (+22% e +15%). Anche il territorio di Sassari è tornato a crescere già nel 2014, ma solo con riferimento alla città capoluogo, dove il mercato immobiliare è comunque meno dinamico rispetto a Cagliari (+4,5%), mentre rimane ancora fortemente recessivo nei comuni minori (-10%). Nel 2015 il saldo è stato complessivamente positivo (+6,6%) per effetto di un consolidamento della ripresa nella città di Sassari (+15%) che si conferma l’area più dinamica del territorio. Il primo anno espansivo per i comuni minori è definito da un tasso più modesto rispetto al capoluogo (+4%), ma nel 2016 per entrambi i territori lo scenario è più positivo, con tassi di crescita dell’ordine del 20%. Nuoro è invece la provincia sarda dove il mercato mostra più evidenti i segni di una crisi che stenta a interrompersi: alla fine del 2014 la riduzione è ancora forte, sia in città (-12%, dopo però un isolato rimbalzo positivo registrato nel 2013) che nei comuni minori (-16%), ma grazie ad un importante dinamismo che in questo territorio riguarda i comuni minori, dal 2015 si avvia l’inversione del ciclo. Le compravendite salgono a 1.100, grazie alla crescita di quelle registrate nei comuni minori (+6%) a fronte della stagnazione del mercato nuorese. Nel 2016 anche la città di Nuoro mostra evidenti segnali di vivacità (+12%) e nel complessò le stime per l’anno in corso indicano un aumento che si attesta sul 17%. Dinamica simile a Oristano, dove il 2014 è stato un altro anno recessivo sia nel capoluogo che nei comuni minori, mentre la ripresa si innesca nei comuni minori nel 2015 (+20%) e compensa l’ulteriore fase recessiva della città di Oristano (-4,6%), a determinare così un saldo complessivamente positivo per il 2015 (+12% rispetto al 2014). Per il 2016 i dati relativi al primo semestre, che delineano una crescita generale del 16,7%, evidenziano il ruolo trainante della città di Oristano, con transazioni in aumento del 32% rispetto al 2015.
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