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A.B. 22 ottobre 2016
Lattiero caseario: Falchi chiede responsabilità
«La gestione della prossima campagna richiede senso di responsabilità», dichiara l´assessore regionale dell´Agricoltura


CAGLIARI - «La campagna casearia 2017 si preannuncia difficile, ma è prematuro parlare adesso del prezzo del latte e ripartire col gioco dei veti incrociati che mette a rischio l’interesse di tutti». Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, in relazione alle nuove polemiche scaturite in questi giorni nel comparto lattiero caseario ovicaprino. «Rimango fermamente convinta che l’organismo interprofessionale non possa avere un ruolo privo di peso, ma sia il luogo giusto dove affrontare discussioni e ragionamenti come questi: non si può pensare di giungere alla gestione del comparto, se non attraverso il coinvolgimento di tutta la filiera, anche con le tensioni e le differenze di vedute comprensibili che certi argomenti possono suscitare tra le varie anime. L’interprofessione è l’unica sede dove parlare di numeri di produzione e prospettive di mercato, dove comunicare agli allevatori quanto produrre, a chi conferire e per fare cosa».

Aggiunge la titolare dell’Agricoltura: «Si sta facendo analisi dei quantitativi di latte da destinare a mercati diversi e sottrarre alla trasformazione in formaggio. Ritengo condivisibile la posizione di chi dice che questo latte, che subisce una svalutazione causata dalla differente destinazione, debba essere compensato con una mutualità congiunta. Ma in ogni caso, deve prevalere un atteggiamento di responsabilità collettiva verso gli allevatori e verso un’intera filiera che è strategica nella nostra economia, soprattutto perché essendo i maggiori produttori di latte ovino, inevitabilmente condizioniamo il mercato italiano. Infatti – ricorda ancora Falchi – le tensioni che stanno emergendo con le altre regioni produttrici di latte ovino si devono riportare a ragione con la dimostrazione che la filiera, tutta la filiera nelle sue componenti, è in grado di coordinarsi e superare i momenti critici». Il riferimento è alle polemiche che, negli ultimi mesi, stanno turbando il clima tra produttori sardi e laziali di Pecorino romano, con questi ultimi in aperta polemica nei confronti della gestione del Consorzio di tutela. «Gli investimenti sulla promozione per i Consorzi di tutela che la Regione sta mettendo in campo vanno a vantaggio di tutta la filiera italiana, perché siamo un comparto troppo piccolo per poterci spaccare: la specificità delle singole regioni è un elemento di forza e non un ulteriore elemento di difficoltà», spiega Falchi.

Infine, l’assessore puntualizza: «È vero che la prossima campagna si preannuncia difficile, ma ci stiamo inserendo in un momento di leggera ripresa di tutto il mercato lattiero caseario. Non abbiamo uno scenario catastrofico come quello dello scorso anno sul bovino – dice – e dunque ci sono tutti i presupposti perché una accorta gestione della programmazione delle produzioni di quest’anno potrebbe fare la differenza. Ma sono necessari la testa e i ragionamenti di tutti gli interessati. Questa è la ragione per cui continuo e continuerò a convocare i tavoli di discussione: l’apporto di tutte le anime del lattiero-caseario ovino è fondamentale e strategico per preservare un clima sereno e trovare le soluzioni corrette che vadano a vantaggio di tutti».

Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi


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