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A.B. 22 ottobre 2016
Basket: la Dinamo va a far visita al Cantù
Domani sera, è in programma a Desio il match tra il Red October ed il Banco di Sardegna Sassari, valido per la quarta giornata di campionato della regular season


SASSARI – Il Banco di Sardegna Dinamo Sassari va alla caccia della prima vittoria in trasferta, dopo la doppietta di successi ottenuti in casa con Brescia e Zielona Gora. Per gli uomini di coach Federico Pasquini, che hanno raggiunto questa sera (sabato) la Lombardia in vista del match di domani, quella di domenica è la prima delle due trasferte che li vedrà impegnati in settimana. Infatti, lunedì 24 il gruppo partirà in Ungheria, dove mercoledì 26 è in programma la sfida con Szolnoki Olaj per il game 2 della Basketball Champions League. Gli avversari si preparano invece a disputare il secondo match casalingo, dopo la prima vittoria di campionato messa a segno domenica scorsa con la Vl Pesaro.

Tanti cambiamenti in casa Cantù, a partire dal main sponsor approdato in Brianza, il Red October, gruppo industriale che dà il nome alla squadra. Per la stagione 2016/17, il presidente Gerasimenko ha fortemente voluto in panchina coach Rimas Kurtinaitis, tecnico dal lungo palmarès con tre Eurocup, due campionati di Lituania, un campionato Vtb ed una Lega Baltica in bacheca. Il coach russo ha costruito un roster di talento, incentrato sull’estro dello statunitense Tremmell Darden, sulla precisione al tiro del croato Fran Pilepic e sulla solidità dei lunghi composta JaJuan Johnson (al secondo anno a Cantù) e Gani Lawal (ex Roma e Milano). In aiuto sul campo ci sono Romeo Travis, Salvatore Parrillo (lo scorso anno a Reggio Emilia) e tutta l’esperienza del capitano Craig Callahan. Al momento, coach Kurtinaitis non può contare sul play Zabian Dowdell, costretto a un’operazione alla mano che lo terrà fuori per alcune settimane. In soccorso della Pallacanestro Cantù, ad inizio ottobre, è approdato Dominic Waters, già perfettamente inserito nel gruppo. Ad aiutare Waters in regia, i giovani Marco Laganà e Vaidas Kariniauskas, entrambi classe 1993.

E questa mattina, nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti in vista del doppio impegno. «Domenica giocheremo a Cantù contro una squadra in grande crescita, che ha iniziato la preparazione un po’ tardi e quindi all’avvio di campionato forse non era tanto pronta. Ora le cose sono cambiate, hanno messo dentro il nuovo playmaker, Waters, che ha cambiato completamente l’equilibrio della squadra. Questo, unito alla grande presenza fisica sotto canestro dei vari Lawal e Johnson e alla qualità di Darden da numero tre, fa sì che ci troviamo davanti a un’avversaria molto pericolosa, a una squadra che la settimana scorsa contro Pesaro ha fatto una gara di grande qualità, soprattutto nel secondo tempo. Dovremo quindi essere pronti a reggere dal punto di vista fisico e atletico a quello che ci troveremo davanti e cercare di fare la nostra partita senza andare dietro il ritmo di Cantù».

Rispetto a Cantù avrete più possibilità nelle rotazioni nei 40'.
«Si abbiamo più rotazioni ma a questo giro in assenza di Lydeka, che credo che starà fermo per una botta presa in allenamento, le rotazioni andranno un po’ più ad accoppiarsi a quelle che saranno le rotazioni di Cantù. Loro hanno sicuramente la possibilità di giocare con quattro lunghi ogni volta senza problemi, sul perimetro se gioca più minuti Parrillo hanno cinque giocatori veri, per cui diciamo che siamo abbastanza simili come rotazioni».

Pensi che ciò che hai appena detto possa tornarti utile la zona?
«Come ho detto tante volte l’obiettivo era arrivare al 18 ottobre con diverse fiches da giocare. Potrebbe essere una partita da cambi, da raddoppi, da uomo. Vediamo, abbiamo lavorato su diverse soluzioni, vediamo come usarle a seconda di come va la partita nei primi minuti».

Come va la crescita di Carter e Lacey, che sembrano quelli che più di altri hanno ancora bisogno di addattarsi?
«Lacey ha fatto una partita straordinaria contro i polacchi, di grande intensità difensiva e offensiva incredibile, ed è stato uomo chiave nel momento difficile. Niente da dire, è stato un Lacey perfetto. Carter ha iniziato la partita molto bene, è stato molto coinvolto dai compagni, ha aperto molto bene il campo. Poi nel secondo tempo semplicemente mi sono fidato di più a giocare con tre giocatori che avessero una capacità di attaccare dal palleggio maggiore. Lui ha giocato un’ottima partita, una partita vera però alla fine con la mia scelta è stato normale che lui fosse meno utilizzato per puntare di più sui giochi di pick and roll e su quelli di aggressività al ferro. Di entrambi però sono contentissimo».

Infermeria.
«Lydeka credo che domani non giocherà, ha preso una botta l’altro giorno, non sembra niente di grave, ma sarebbe un po’ rischioso metterlo in campo. Spero che possa essere pronto per la gara in Ungheria».


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