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Oristano NewsnotiziealgheroPoliticaAeroporto › Deiana è sempre più isolato. Anche i Dem con i sindaci
Sara Alivesi 19 ottobre 2016
Deiana è sempre più isolato
Anche i Dem con i sindaci
Tutti i capigruppo in Consiglio regionale vogliono la ricapitalizzazione e gli incentivi ai low cost nel disegno di legge da votare la prossima settimana. Sempre più forte la richiesta di sospendere la privatizzazione


ALGHERO - Un piccolo passo avanti nella vertenza dell'aeroporto di Alghero. Via con la ricapitalizzazione dello scalo (servono undici milioni di euro circa) con un disegno di legge che la giunta regionale si è impegnata a presentare entro martedì della prossima settimana (con procedura d'urgenza). Al palo, invece, gli incentivi ai low cost su cui ancora l'esecutivo nicchia, con l'assessore Massimo Deiana in testa. E' quanto emerso nella riunione di oggi a Cagliari, dove hanno partecipato i sindaci della Rete metropolitana, di Bosa e dei rappresentanti di numerosi altri comuni della Gallura, del Monte Acuto e del centro Sardegna, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali [LEGGI].

L'incontro a porte chiuse negli uffici della presidenza si è svolto dopo la protesta di centinaia di persone che hanno manifestato in via Roma. I sindaci hanno dato voce al malessere del territorio che si estende in tutta l'isola. «L'importanza dello scalo di Alghero va oltre il territorio sul quale è inserito e coinvolge l'intero territorio regionale» ha detto Nicola Sanna primo cittadino di [LEGGI]. «Abbiamo perso troppo tempo, si può recepire la Madia, ricapitalizzare la Sogeaal e prevedere un sistema di incentivi immediato per incentivare e diversificare rotte e vettori. Vi chiedo un disegno di legge anche senza passare dalle commissioni» ha ribadito ancora una volta Mario Bruno, sindaco di Alghero, epicentro della crisi.

Ai loro interventi è seguito quello dell'assessore regionale ai Trasporti, presente insieme a Raffaele Paci, in rappresentanza della Giunta: «A giorni presenteremo in Giunta un disegno di legge che preveda il salvataggio e la ristrutturazione dell'aeroporto e un conseguente piano di risanamento, come consente il Testo unico sulle partecipazioni pubbliche recentemente approvato». «Se non andrà in porto l'ultima possibilità per la sottoscrizione delle quote da parte dei privati in scadenza il 28 novembre - prosegue - andremo avanti parallelamente con una proposta di capitalizzazione pubblica totale - ha continuato Deiana -. Per far ciò la nuova normativa prevede un piano di risanamento che deve essere approvato dall’autorità di regolazione del settore e che deve essere comunicato alla Corte dei Conti. Il provvedimento legislativo regionale dovrà a sua volta essere notificato alla Commissione europea, in quanto si tratterebbe di una misura di aiuto».

Deiana, dunque, "cede" sulla ricapitalizzazione e annuncia un disegno di legge da proporre al Consiglio, con l'obiettivo di mettere in sicurezza i conti disastrati della Sogeaal ma non molla sugli incentivi ai low cost, nonostante tutte le sue tesi - dalla normativa europea alla procedura d'infrazione e fino ai tentativi (falliti) di privatizzare - siano state smontate dai fatti negli ultimi mesi. La sua ferma posizione, tuttavia, non è condivisa nemmeno dai capigruppo della sua maggioranza: uno smacco per l'assessore del Partito Democratico che deve incassare perfino l'intervento del "suo" capogruppo Cocco che vira dalla parte dei sindaci. Sulla stessa linea il vice capogruppo di Forza Italia, Marco Tedde [LEGGI]; il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta; quello dell’Udc, Pierluigi Rubiu e quello dei Riformatori, Attilio Dedoni; il presidente dell’Anci, Piersandro Scanu e della Coldiretti, Battista Cualbu: tutti schierati sulle posizioni dei primi cittadini (stop alla privatizzazione, ricapitalizzazione di Sogeaal e incentivi alle compagnie sulla base del principio del “pubblico investitore in economia di mercato – Piem”).

Ora si tratterà di capire come la situazione si evolverà nei prossimi giorni. Tenendo presente che ogni giorno è prezioso nella "partita" con Ryanair che ha già cancellato 14 collegamenti e smantellato la base dal Riviera del corallo. La scadenza del 26 novembre per la vendita di oltre il 70% delle quote della società di gestione è ancora lontana, e qualora ci fosse un compratore si aprirebbero scenari sconosciuti sui low cost. Quel che è certo è che l'aeroporto non sarebbe più pubblico e non potrebbe più operare come Piem (pubblico investitore in economia di mercato), principio che lo ha "salvato" nel recente pronunciamento della Commissione europea. Riflessioni che un esecutivo degno di questo nome dovrebbe fare, prima di prendere decisioni da tradurre in fatti. Il tempo delle lezioni è terminato dicono fuori e ora anche dentro il Palazzo.

Nella foto: un momento della riunione di oggi
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