Marco Tedde: «I sardi non possono più assistere a queste dannose manifestazioni di incapacità di Pigliaru e Deiana di affrontare i nodi del trasporto aereo»
ALGHERO - A distanza di un mese esatto (era il 14 settembre) dalla conferma per bocca di
John Alborante, marketing manager Italia di Ryanair, della trattativa serrata per la chiusura dell'accordo tra il vettore e la società di gestione aeroportuale di Alghero [
GUARDA L'INTERVISTA], arriva la doccia fredda dallo stesso manager: «il processo di privatizzazione dello scalo ha rallentato la discussione in corso». Parole che arrivano a pochi giorni dalla chiusura dell'hub irlandese dallo scalo del Nord Sardegna e nel momento più buio toccato dalle politiche regionali sui trasporti aerei dall'unico aeroporto a totale partecipazione pubblica.
Tanto che il sales & marketing della compagnia low cost irlandese ha dichiarato che Ryanair potrebbe addirittura puntare sull'aeroporto di Olbia. Dichiarazioni riprese e rilanciate dal consigliere regionale ed ex sindaco di Forza Itaslia, Marco Tedde: «Anche dai toni felpati del manager della compagnia irlandese emerge la chiara censura per l'incapacità della Regione di affrontare il nodo del sostegno al low cost in modo efficace. Dopo oltre due anni e mezzo dal loro insediamento -attacca - Pigliaru e Deiana continuano a tentennare e a non sapere che pesci prendere».
Nel frattempo la Sogeaal prosegue con una procedura di privatizzazione che marginalizzando l'offerta tecnica oltre ad essere potenzialmente dannosa per la società di gestione e per il territorio c'è il serio rischio che possa essere valutata contraria alle norme. «Mentre nell'attesa dei dati sicuramente negativi di settembre l'aeroporto di Alghero si lecca le ferite per la perdita di 230 mila passeggeri nei primi otto mesi dell'anno che affonda l'economia del territorio. Per l'ennesima volta chiediamo che venga con procedura d' urgenza approvata la proposta di legge di FI che mette in sicurezza Ryanair con una ricapitalizzazione slegata da questa privatizzazione bislacca, così come prevede il decreto legislativo 175, e si vari il piano di sostegno al traffico aereo low cost applicando le norme vigenti. Procedura d'urgenza ad oggi negata dai capigruppo della maggioranza di centrosinistra» conclude Tedde.