A.B.
8 ottobre 2016
Lo Spettacolo Aperto dello Studium Canticum
Appuntamento domani sera, nella chiesa di Santa Maria del Monte, a Cagliari, con “In chiesa, al ballo”
CAGLIARI - Viaggio nella temperie culturale dell'Inghilterra e dell'Italia tra Seicento e Settecento con “In chiesa, al ballo”, concerto-spettacolo di musica e danze che domani, domenica 9 ottobre, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Maria del Monte, in Via Corte d'Appello, nello storico rione cagliaritano Castello, vedrà protagonisti il Coro Ad Libitum (maestro preparatore Tobia Simone Tuveri) ed il Bizzarria Ensemble (con Giuliana Pisanu al flauto) diretti da Stefania Pineider tra gli ispirati accenti del “Credo” Rv591 di Antonio Vivaldi e le metriche delle country dances raccolte in “The English Dancing Master”, edito da John Playford. Sotto i riflettori anche un gruppo di ballerini, i partecipanti al Laboratorio di danze inglesi del Diciassettesimo Secolo a cura dell'associazione Danzar Cortese, in programma oggi (sabato) e domani, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 ad Insieme per la danza, in Via Bembo 19, a Cagliari, sotto la guida di Antonietta Boaretto e Mirella Soranzo, che si cimenteranno con l'arte coreutica, tra passi e figure degli antichi balli nati e diffusisi in Gran Bretagna, dalla corte della regina Elisabetta fino alle città d'oltre Manica.
Il fascino e le meraviglie dell'Età Barocca (tra sacro e profano) con l'evento incastonato nel cartellone della terza edizione di Spettacolo Aperto, la rassegna itinerante firmata Studium Canticum, e pensata per far riscoprire il piacere di “cantare e e fare musica insieme” mettendo in luce i luoghi più interessanti e significativi (ma anche angoli dimenticati) della città. Una performance ispirata all'eleganza delle corti ed al piacere delle danze, ma anche alla dimensione più spiritale di una preghiera in musica, per far rivivere le atmosfere del Diciassettesimo e Diciottesimo Secolo attraverso la colonna sonora che scandiva ed accompagnava la giornata delle donne e degli uomini di quell'epoca così lontana, ma in fondo così vicina, tra divertimenti popolari e momenti riservati al rito.
Focus sull'arte di Antonio Vivaldi (violinista virtuoso e grande compositore, che ha esercitato una notevole influenza sui musicisti del suo tempo e non solo con la sezione più meditativa e religiosa di “In Chiesa, al Ballo”) poi le sacre armonie lasceranno il posto ai ritmi delle danze inglesi del Seicento (ma di origine già medioevale) divulgate ed “immortalate” grazie alla pubblicazione del fortunato volume “The English Dancing Master”, di Playford. In programma danze dal nome evocativo, come “Goddesses”, “Christ Church Bells”, “Hole in the Wall” e “Sellengers Round”.
|