Mariangela Pala
1 ottobre 2016
Stalker in manette: vittime alcune famiglie di Porto Torres
Perseguitava alcune famiglie di Porto Torres inviando mail con minacce e intimidazioni. E´ finita agli arresti domiciliari Daniela Enas, 45 anni di Sorso, già diffidata alcune settimane fa dal gip che le ordinava di porre fine a quelle presunte persecuzioni
PORTO TORRES - Perseguitava alcune famiglie di Porto Torres inviando mail con minacce e intimidazioni. E' finita agli arresti domiciliari Daniela Enas, 45 anni di Sorso, già diffidata alcune settimane fa dal gip che le ordinava di porre fine a quelle presunte persecuzioni. Il persistere di quei comportamenti secondo le indagini dei Carabinieri della compagnia di Porto Torres hanno fatto scattare l’arresto della donna e il divieto di avvicinare o contattare per telefono o via mail le persone presunte vittime da mesi della stalker.
La misura degli arresti domiciliari disposta dal gip si è resa necessaria per la mancata cessazione di quei comportamenti verso le sue vittime: una decina di soggetti, membri di tre nuclei familiari tutti legati da un forte vincolo di parentela con un uomo 45enne, il vero bersaglio della donna. La vicenda risale alla fine del 2015 quando le famiglie di Porto Torres avevano presentato esposti e in seguito si erano rivolti ai carabinieri per le continue offese e intromissioni nella loro vita privata attraverso l’utilizzo di vari strumenti, tra cui sms, messaggi insistenti di posta elettronica e perfino appostamenti sotto casa del principale obiettivo della stalker.
La diffida del giudice non era però servita a far desistere la donna che aveva continuato con atti persecutori giungendo addirittura a danneggiare un portone. Da qui la necessità del provvedimento nei confronti della Enas per la quale è scattata la misura degli arresti domiciliari su ordine del gip, eseguito nei giorni scorsi dai Carabinieri di Porto Torres.
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