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Oristano NewsnotiziealgheroOpinioniTrasportiL´assessore e il suo scaricabarile
Attilio Dedoni 30 settembre 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
L´assessore e il suo scaricabarile


Destano ancora una volta stupore le dichiarazioni dell’assessore Deiana che, davanti all’evidente fallimento della procedura di privatizzazione dell’aeroporto di Alghero e alle pressioni che arrivano da più parti affinché la Regione riprenda in mano il governo del settore dei trasporti, mettendo in rete ed unificando la gestione degli scali sardi, scarica ogni responsabilità appellandosi alle società di gestione degli aeroporti di Cagliari e Olbia, affinché facciano quello che dovrebbe fare la Giunta regionale con un atto di forte indirizzo politico.

Deiana tira dritto nella sua scelta di lasciare che il comparto dei trasporti si autogoverni, giudicando positivamente l’ipotesi della fusione delle società di gestione ma auspicando che essa avvenga senza che lui si trovi costretto a fare il suo lavoro. La verità è che la gestione unitaria degli scali richiede che sia la Regione a progettare il sistema, che deve comprendere tutti e cinque gli aeroporti sardi, programmando le attività dei singoli siti, differenziandole in base alla vocazione delle singole infrastrutture e ai relativi bacini di utenza, in modo tale da eliminare la concorrenza interna e di massimizzare non soltanto le opportunità di movimento per i cittadini sardi, ma soprattutto la capacità di attrarre quei flussi turistici da cui oggi la Sardegna centrale si trova sostanzialmente tagliata fuori.

Non si capisce perché non si debba prendere esempio dalla Corsica, che con appena 300 mila abitanti e un’estensione pari a un terzo della Sardegna può permettersi di avere quattro aeroporti funzionanti a pieno regime, mentre noi dobbiamo limitarci a tre soltanto, evidentemente perché il peso politico dei grandi centri costieri è tale da imporre le decisioni alla Regione, che pur di non intaccare i loro interessi ha boicottato e continua a boicottare in ogni modo lo sviluppo degli scali di Oristano e Tortolì, che già da consulente della giunta Cappellacci l’attuale assessore Deiana aveva proposto di chiudere e dismettere.

Una volta costituito il sistema aeroportuale sardo, è necessario prevedere l’apertura all’ingresso di capitali privati, fermo restando il ruolo di programmazione territoriale e di controllo che deve restare in capo alla politica. Solo i privati, infatti, possono garantire una gestione degli scali all’insegna dell’efficienza e dell’economicità, evitando la creazione di nuovi carrozzoni pubblici capaci di generare soltanto perdite a danno della collettività. Le parole dell’assessore Deiana, però, confermano che non è l’attuale Giunta regionale il soggetto in grado di realizzare un simile progetto, indispensabile per superare la frammentazione del sistema di trasporto aereo da e per la Sardegna e le enormi difficoltà di collegamento che penalizzano la nostra Isola, che resta indietro di almeno vent’anni rispetto alle località concorrenti.

*Capogruppo Riformatori
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